REP (FI), Solo applausi per i viola e valanga sul Lech
Come riportato da La Repubblica (Firenze) uno squillo di Nico Gonzalez dopo appena quattro minuti, nella bolgia infernale di Poznan dove in oltre 40 mila cantano e saltano facendo tremare l’impianto. Cala il gelo, e il silenzio, quando però Gonzalez dalla destra prende palla, la accarezza e lascia partire un diagonale che coglie il palo e permette a Cabral, appostato sulla ribattuta, di trovare il vantaggio e la quattordicesima rete in stagione. La Fiorentina che colpisce un palo con Brekalo e poi, pochi secondi dopo mentre tutto lo stadio salta, il Lech Poznan trova il pari con la botta di Velde su sponda di Ishak. Serie di cross, da entrambe le fasce, poi Biraghi che pennella per l’argentino: testa precisa, lunga sul secondo palo e una rabbia sfogata al termine dell’esultanza che lascia una scia sul prato verde. Uscirà a inizio ripresa per una botta che gli aveva fatto mettere le mani tra i capelli. La speranza è che non sia niente di grave, perché con un talento del genere, se davvero acceso e mentalmente al top, la Fiorentina può sognare in grande dopo la nona vittoria di fila in Europa. L’argentino esce, dice qualcosa a Ikoné: come se passasse al francese il testimone virtuale di una gara da chiudere. E così proprio da una conclusione di Ikoné, su imbeccata di un ottimo Brekalo, arriva il pallone perfetto per quel genio di Bonaventura: tiro dal limite e portiere beffato. Il testimone di Gonzalez è raccolto appieno quando Ikoné, a metà secondo tempo, fa tutto da solo e corre verso il limite dell’area trovando un rasoterra che è un colpo da biliardo alla destra di Bednarek che può soltantoguardare.