REPUBBLICA, Tante scuse a Sottil, talento ritrovato
Come riportato da La Repubblica (Firenze) siamo pronti a chiedere scusa a Sottil per aver pensato che potesse essere la reincarnazione di Mimmo Morfeo, calciatore della schiatta dei graziosi e inutili, e già che ci siamo anche per tutti gli ingenerosi improperi che riservammo al babbo difensore in quanto spettatori del settore ospiti dell’Olimpico per un Lazio-Fiorentina 8-2 di un lontano e disgraziato pomeriggio di fine secolo scorso. Bisogna però che il giovane Sottil confermi il detto popolare, non c’è due senza tre, e dimostri anche contro l’Empoli — da titolare o da subentrante — di essere il vero acquisto in più di questa Viola. Sulle doti tecniche del ragazzo non c’erano mai stati grandi dubbi ma l’impressione era appunto fin qui quella di essere davanti a un bello che non balla, uno di quei giocatori che alla fine dei giochi non sono quasi mai decisivi e cioè capaci della scelta giusta e vincente dove conta, negli ultimi venti metri del prato. E invece il giovane Sottil è partito con il piglio del maturando che punta al 100 all’esame di fine anno, nel caso le nostre scuse arriveranno ben prima dell’estrazione delle materie, storia del gol e teoria e tecnica dell’assist.