REPUBBLICA, Uso delle vittorie per il consenso sul Franchi
L'edizione di Repubblica torna sulla questione stadio alla luce dello scontro in atto tra la proprietà della Fiorentina e il Comune di Firenze. E Gianluca Monastra nel suo commento sottolinea come nonostante la vittoria arrivata contro il Torino, venerdì sera il dg viola Joe Barone abbia voluto pensare ad altro mandando un messaggio chiaro al Comune: "La Fiorentina non vuole lasciare il Franchi durante i lavori". "Nella forma - scrive Monastra - perché l’affondo è arrivato in un’occasione protetta, ai canali ufficiali della società, senza contraddittorio. Nella sostanza perché il richiamo all’azione, in questi contesti, rappresenta inevitabilmente un pericolo. Non è ben chiaro dove Barone voglia arrivare quando auspica una mobilitazione del dal suo punto di vista “oltraggiato” - popolo viola".
Poi prosegue: "La gestione Commisso ha un modo tutto suo di rapportarsi al Franchi («la cosa più schifosa mai inventata», disse il presidente viola alFinancial Times nel gennaio 2022). E non è nuova a queste modalità, sia alla mancanza di contraddittorio, che ai “richiami” al generico popolo viola che nel giugno 2020 manifestò con tantodi ruspe sotto lo stadio. Stavolta però il disagio è più profondo. Perché le parole di Joe Barone irrompono sulla scena alla vigilia dell’apertura dei cantieri in curva Ferrovia e perché l’impressione è che si voglia cavalcare i risultati della squadra per surfare sull’onda dell’entusiasmo dei tifosi".