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RIFLESSIONE, "Franchi" occasione follemente persa

di Redazione FV

Il Corriere dello Sport offre quest'oggi un'interessante riflessione, uscita dalla penna di Alberto Polverosi, sulla questione stadio. ve ne proponiamo i passaggi più interessanti: Il Ministero ha deciso che il Franchi non si può rifare. O meglio, non si può rifare come esigono i criteri per un impianto produttivo e le regole della Uefa. Si può pensare alla moltiplicazione delle curve, non un’aggiunta ma una sovrapposizione, non si può toccare nient’altro. L’investimento garantito non è gradito, il tentativo di rilanciare l’economia a Firenze nemmeno. Trecento milioni di euro, il posto assicurato per centinaia e centinaia di lavoratori, niente, questo non conta niente, tralasciando poi il riverbero che un’opera del genere avrebbe avuto sulla squadra e sul suo potenziamento. Non sappiamo se ora Commisso punterà su Campi Bisenzio, se cercherà altrove lo spazio per costruire un nuovo stadio. Sappiamo solo che questa è un’occasione follemente persa, un’occasione di crescita frenata dalla miopia, forse perfino dalla paura di soggiacere alla volontà di un imprenditore. Quando la politica frena, quando mette i paletti, invece di favorire lo sviluppo, è una politica perdente. Appena gli stranieri torneranno a riempire le desolanti casse vuote della città ci aspettiamo che le guide turistiche inseriscano nei tour fiorentini la visita del Franchi, subito prima o subito dopo quella degli Uffizi e di Palazzo Vecchio. Quando i giapponesi ne chiederanno il motivo, le guide potranno orgogliosamente ostentare un altro museo a cielo aperto, una scala e un tetto, e potranno rispondere agli increduli visitatori che mai, nella storia dell’arte italiana, un monumento è stato così strenuamente difeso. Al tempo stesso però dovranno impedire ai giapponesi di fotografare il monumento troppo da vicino, perché un calcinaccio può sempre cadere. 


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Giovedì 18 dicembre
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