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SPORT, In Italia lo screening ha abbassato del 98% i decessi

di Redazione FV

Dopo l'accaduto di Edoardo Bove, colto da malore durante il primo tempo di Fiorentina-Inter, per far luce sulle principali domande che si sovrappongono sulla vicenda, La Gazzetta dello Sport ha realizzato un interessante focus in merito. Nello specifico, la Rosea sottolinea come si siano abbassati addirittura del 98% i decessi in campo (nel calcio e non solo) in Italia grazie all'attività di screening, introdotta nel nostro Paese (dove è anche più rigida rispetto ad altri Stati) nel 1982. C’è stato anche un recente studio dell’Università di Padova e dell’ULSS 2 sulla natura degli incidenti cardiaci (specialmente in ambito sportivo) tra i giovani. Sono stati monitorati 22.324 atleti tra i 7 e i 18 anni, sottoposti durante gli anni a 65.397 visite. È emerso che grazie al programma italiano di screening pre-partecipazione cardiovascolare sono state potenzialmente salvate le vite di 69 giovani atleti.

Ma di cosa si tratta? Gli screening sono gli esami effettuati su un soggetto allo scopo di individuare una malattia o i meccanismi suoi precursori. È un sistema di prevenzione, con una gamma di test diagnostici disponibili che attualmente risulta essere molto ampia. Una tecnica che oggi risulta una grande sicurezza per lo sport in Italia, come dimostrano i dati di cui sopra.