STADIO, Commisso e l'appello di modificare una legge
La Fiorentina non parteciperà al bando pubblico per l’area Mercafir che scadrà il prossimo 7 aprile, scrive Rocco Commisso in una lettera alla famiglia Viola pubblicata su Violachannel. Commisso insiste a parlare della rapidità (e dei contributi economici) che si danno negli Usa per operazioni del genere, impensabili (e in qualche caso contra legem) in Italia. E dato che per una legge che cambi vincoli su beni monumentali occorre mesi, se non anni, viene da pensare che ora la partita si sposti su un altro livello: quella della futura convenzione, da rinnovare nel 2022, per l’attuale stadio, il Franchi. Una partita diversa, nella quale il Comune, proprietario dell’immobile, ora paga più di quanto prende dall’«affitto» che riceve dalla squadra viola. Forse il vero tema è: cosa è possibile fare davvero al Franchi? E chi lo deve fare, visto resta uno stadio di proprietà comunale? Per questo da Commisso parte l’appello a modificare la legge (e di fatto chiede al ministero dei Beni culturali di approfondire l’analisi dello stadio e modificare i vincoli) e rendere "la vita più semplice a persone come me che vogliono investire in Italia".