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STADIO, Ministero dà ok a piano di fattibilità: i dettagli

di Redazione FV

La Nazione approfondisce la questione legata al restyling dello stadio Franchi di Firenze. Il Ministero della Cultura, in anticipo sui tempi previsti, ha recapitato una buona notizia, dando l'ok al progetto di fattibilità tecnico economica. Il parere positivo è arrivato il 30 giugno con alcune prescrizioni di cui i progettisti del gruppo Arup, vincitore del concorso internazionale, dovranno tenere conto in fase di progettazione definitiva. Nel dettaglio è stato specificato che in buona sostanza le vetrate ai lati dell’ingresso monumentale in viale Fanti non dovranno oscurare lo scheletro in cemento armato dell’architettura dello stadio e quindi i volumi dei locali dove si aprirà anche il ristorante dovranno essere compatibili con la struttura originaria delle gradinate che dovranno restare ben visibili. Particolare attenzione andrà prestata al posizionamento degli impianti sotto i gradoni e delle cisterne per l’accumulo dell’acqua, ai sistemi di recinzione esterna e di suddivisione dello stadio. Approfodimenti tecnici anche per le superfici dei pannelli fotovoltaici che non potranno essere riflettenti.

Tutto questo nel parere conclusivo firmato dalla direttrice Galloni, dove viene specificato che, visti gli esiti della conferenza dei servizi preliminare e i precedenti decreti, viene condiviso con il Comune di conservare e valorizzare adeguatamente il monumento ai Giovani Resistenti, i martiri del Campo di Marte: i cinque giovanissimi accusati di renitenza alla leva nell’esercito della Repubblica sociale e fucilati vicino alla Torre di Maratona. Proprio la Torre che sarà oggetto di un attento restauro conservativo: il ministero della Cultura chiede che nel progetto definitivo siano dettagliate le tecniche autorizzate. La direzione generale del ministero inoltre dà l’ok alla soluzione progettuale riguardo ai corpi scala degli sky-box, dei curvini e delle divisioni al piano terra. Viene poi confermato quanto già definito in conferenza di servizi sulla salvaguardia della tribuna storica.Infine, nella relazione dell’indagini di archeologia preventiva, prevede che gli scavi (per quanto molto ridotti) dovranno essere realizzati nelle sole aree che non siano state precedentemente scavate