VIOLA, Adesso l’Europa è diventata un salvagente
Parlano i numeri e allora il resto conta poco, comprese le solite giustificazioni. Tipo questa: noi giochiamo e gli altri segnano, è parzialmente vero, però bisognerebbe aggiungere che se "gli altri segnano" magari sono più bravi, perché il gol è l’elemento fondamentale del calcio e per arrivarci servono qualità che la Fiorentina possiede poco nei momenti decisivi. Tecnica, coordinazione, senso degli inserimenti, mira, determinazione, un mix che fa emergere l’anima vera di una squadra e sintetizza la forza del gruppo. Riguardare i primi due gol della Lazio – la Fiorentina in precedenza aveva avuto almeno 4 occasioni da rete – per capire la differenza: ognuno sa esattamente quello che deve fare e ci riesce, non c’è improvvisazione, il risultato è il frutto della bravura dei giocatori che preparano l’azione e la concludono.Quindi anche le recriminazioni viola lasciano il tempo che trovano, soprattutto mentre sta cambiando l’umore generale e l’operato del club viene messo sotto esame con una lente retroattiva che si spinge fino al penultimo mercato, quando per compensare la cessione di Vlahovic furono investiti circa 32 milioni su Cabral e Ikoné. C’è aria di crisi e domani arrivano gli Hearts: i benvenuti in un momento così, anche se controvento ogni avversario può essere complicato. A riportarlo è La Nazione.