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VIOLA, Bene con le grandi. In sofferenza con le piccole

di Redazione FV

Il Corriere Fiorentino oggi in edicola analizza una caratteristica della formazione di Raffaele Palladino. Dopo i successi casalinghi contro Lazio e Milan è venuta fuori la qualità dei viola di riuscire a tirare fuori il meglio di se stessa contro le avversarie di pari livello o superiori, mentre non riesce ad esprimersi contro le squadre più piccole. A confermarlo sono i risultati che hanno visto i gigliati fermarsi sul pareggio contro Puskas Akademia, in due occasioni nonostante al ritorno sia arrivata la vittoria ai rigori, Parma, Monza, Venezia ed Empoli. L'unica vittoria viola contro una formazione di caratura inferiore è stata quella contro in casa contro i New Saints nel primo match del girone unico di Conference League. Tra le grandi invece la formazione di Palladino ha battuto Lazio e Milan uscendo sconfitta, dopo un primo tempo in cui è stata due volte in vantaggio, solo contro l'Atalanta. 

Per avanzare in classica però servono, anzi sono fondamentali, anche i punti raccolti contro le medio piccole e la dimostrazione è la prima Fiorentina di Prandelli. Il problema della Fiorentina 2024-2025 non sembra tanto di mentalità, quando di stile di gioco. Il tecnico campano ha deciso di abbassare il baricentro della squadra, aspettare gli avversari e poi ripartire. Il contrario della filosofia offensiva di italiano che fa dell'aggressività nella metà campo avversaria il suo mantra. Lo stile di Palladino permette di essere pericoloso contro formazioni che giocano a viso aperto, come Lazio e Milan, mentre va in difficoltà quando si trova ad affrontare compagini chiuse, che lasciano il pallino del gioco in mano all'avversario. Contro il Lecce toccherà a Palladino trovare la chiave giusta per invertire la tendenza.