STORIA VIOLA, Il "cucchiaio" del dottor Socrates
Era arrivato tra squilli di tromba e tappeti rossi stesi, se ne andò un anno dopo nell'indifferenza generale. Stiamo parlando del dottor Socrates, soprannominato "il tacco di Dio" per quel vezzo di giocare la palla con la parte posteriore del piede anche quando non ce ne era bisogno. Peccato, perchè l'inizio era stato promettente. Un ottimo esordio alla prima contro la Lazio, e poi il 7 ottobre del 1984 quel magnifico gol all'Atalanta (il terzo dei cinque finali) realizzato con un "cucchiaio" in corsa ad irridere il portiere avversario. A fine stagione saranno 6 le reti del fuoriclasse brasiliano che preferì tornarsene in patria a curare i suoi pazienti e bere birra in santa pace. Il 1979 è un periodo di vacche magre per la Fiorentina ed il mercato estivo produce il topolino di un solo acquisto, Alessandro Zagano dal Lecce. Mediocre il giocatore e mediocre la sua stagione con la perla del 7 ottobre, quando a Torino contro i granata lo stopper carneade dette il meglio di se infilando il povero Giovanni Galli con un autogol clamoroso. La partita finì 1-1 e per la cronaca il pareggio lo firmò Roberto Galbiati con il suo unico gol su 136 presenze in maglia viola.