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ADV E COGNIGNI A MOENA: ECCO PERCHÉ SONO FONDAMENTALI. ROSSI UNA RISERVA? INCOMPRENSIBILE. CHIESA JR SULLA STRADA DI BERNARDESCHI

di Redazione FV

1) Stanno per arrivare a Moena sia Andrea Della Valle che il presidente operativo Cognigni: come si muoveranno?
"Sicuramente non ci saranno vertici operativi con Paulo Sousa. La proprietà ha affidato a Corvino il compito di direttore dell’area tecnica e quindi tocca a Pantaleo confrontarsi con l’allenatore portoghese. Cosa che fa giornalmente e con soddisfazione reciproca. L’arrivo dei vertici societari è importante per altri motivi. Andrea Della Valle è un proprietario che porta entusiasmo. Che vive i suoi blitz a Moena come un tifoso tra i tifosi. In questo senso cercherà anche di convincere Pepito Rossi a spazzare via tutti i dubbi che ancora lo tormentano. E si godrà la crescita di alcune pianticelle del vivaio, vedi Federico Chiesa. Diversa la missione del presidente operativo Cognigni che magari farà il punto con Corvino su quelle che sono le prospettive di mercato. Da un punto di vista economico, naturalmente. Corvino vuole piazzare un colpo importante ma prima deve vendere Babacar e Gomez. O almeno uno dei due. Per il momento il primo obiettivo è blindare il talento Toledo".

2) Rossi continua nel suo silenzio rumoroso: che destino avrà il numero 22 viola?
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Pepito è tormentato. Il problema non è di natura economica, ovviamente. Giuseppe non fa parte della categoria dei calciatori esosi, quelli che per un euro in più sarebbero disposti a combattere qualsiasi battaglia. I suoi dubbi sono di natura tecnica. Ha il timore di non essere considerato da Sousa un titolare. Timore reale. E dal mio punto di vista incomprensibile. Rossi è l’unico campione che ha la Fiorentina. E se il ginocchio tiene è più forte di Kalinic. Quindi Sousa deve trovargli posto in squadra. Con Kalinic, al posto di Kalinic o alternandolo con Kalinic. Ma per il momento la Fiorentina pensa a un 4-3-3 modulo che non prevede due attaccanti. Il tecnico portoghese deve pensarci bene prima di imboccare questa strada. Altrimenti Rossi sarebbe quasi costetto a chiedere alla società di essere liberato. E per la Fiorentina sarebbe un errore clamoroso".

3) Questa prima fase del ritiro ha visto tanti giovani protagonisti: quali i migliori secondo lei?
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Lo confesso, mi sono innamorato di Chiesa. Può diventare nel giro di un paio di anni un altro Bernardeschi. Mi convince anche l’idea di Sousa di proporlo come mezzala e non come esterno. Ho solo un dubbio: meglio tenerlo un anno a Firenze a imparare dai campioni viola o mandarlo a maturare in serie B come è stato fatto con Bernardeschi? Mi piace anche Hagi però il ragazzino rumeno è troppo immaturo dal punto di vista fisico. E’ chiaro che deve essere mandato in prestito. Deve completare il suo processo di crescita. Ma ha numeri da grande. L’importante sarà trovargli il percorso giusto. Con Hagi ci vogliono almeno altri due anni di pazienza. Attenti invece al portiere Dragowski, se è veramente bravo come dicono può togliere il posto a un Tatarusanu che non entusiasma Sousa".