DUE TITOLARI SARANNO CEDUTI. IN ATTACCO OCCHIO A PAVOLETTI, PELLÈ E GABIGOL. AL VIA IL "CASO" GOMEZ, DUBBI SU PEPITO. IL RUOLO DI COGNIGNI
1) Quali saranno le prime mosse di mercato della Fiorentina?
"La società viola deve vendere un paio di "titolari" per fare cassa e finanziare almeno il 70% della campagna acquisti. I due sacrifici possibili riguardano Ilicic e Babacar. A patto che arrivi un’offerta da 20 milioni per Ilicic e da 12-15 per Babacar. Parte dei soldi che arriverebbero sarebbero investiti nell’acquisto di un bomber italiano. Una punta centrale ben dotato dal punto di vista fisico. Pavoletti piace moltissimo e negli ultimi mesi è stato seguito pure Pellè. Esiste anche una pista straniera: il brasiliano Gabigol del Santos. Magari da acquistare insieme a un altro club. Il Barcellona ha una specie di opzione sul talento che viene dallo stesso club di Neymar. Sempre restando al reparto offensivo Bernardeschi è intoccabile mentre per quanto riguardo Tello lo spagnolo resterà solo se il Barcellona accetterà di allungare di un altro anno il prestito con diritto di riscatto a favore della Fiorentina. Sousa non è ancora convinto al cento per cento del valore dell’attaccante esterno. Novità anche tra i pali. Tatarusanu sarà messo sul mercato. La volontà è quella di puntare su un portiere italiano. Non su Sirigu che dovrebbe andare alla Juventus a fare il vice di Buffon (una scelta assurdo come testimonia il caso Neto) ma su Sportiello che ha disputato un’ottima stagione nell’Atalanta".
2) Che fine faranno Pepito Rossi e Gomez?
"Il tedesco non tornerà a Firenze. Sicuro al cento per cento. Lui vuole andare in Germania e ha un’ottima offerta in tasca dal Wolfsburg. Il problema è liberarsi dalla società viola. Gomez vuole il cartellino gratuito mentre la Fiorentina spera di incassare dalla sua cessione almeno 3-4 milioni. Se le due parti non troveranno un accordo a metà strada (due milioni più l’incasso di un’amichevole?) si andrà allo scontro. Se ne riparlerà comunque dopo l’Europeo. Supermario potrebbe diventare un protagonista del torneo e quindi la sua quotazione potrebbe salire alle stelle. Quanto a Pepito credo che sia una follia rinunciarci. Tra l’altro la Fiorentina sarebbe costretta a cederlo ancora in prestito perdendolo a zero euro il 30 giugno del 2017. Non mi sembra una grande idea. Anche dal punto di vista economico. Rossi non è e non sarà più il Rossi dei tempi d’oro. Ma può essere ancora decisivo. Spero che Cognigni inviti Sousa a confrontarsi con l’attaccante. Magari Pepito potrebbe andare in ritiro a Moena con la Fiorentina e poi decidere insieme all’allenatore portoghese il suo futuro. Sousa ci pensi bene prima di rinunciare a un giocatore della sua classe. Avete visto il gol che ha realizzato contro l’Atletico di Simeone? Ed era entrato da un minuto".
3) Cognigni tornerà a gestire molto da vicino la Fiorentina. Come si muoverà?
"Intanto sarà il referente di Sousa. E non sarà un compito agevole perché il portoghese è in eterna fibrillazione. Poi, stimolerà la struttura di mercato come successe nel primo anno di Montella quando a fine luglio ordinò a Pradè e Macià di chiudere subito gli acquisti di Borja Valero e Gonzalo. Infine interverrà nelle operazioni più importanti come è successo con gli acquisti di Gomez e Kalinic, tanto per fare due esempi e le cessioni di Cuadrado e Savic. A volte la presenza della proprietà è importante per chiudere una trattativa complicata. Infine lavorerà a stretto contatto con il sindaco Nardella per dare finalmente il via all’operazione Cittadella. Un passaggio decisivo per una Fiorentina che vuole diventare ancora più competitiva".