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IN VIAGGIO CON ILICIC, E MARIO TORNA SUPER

di Stefano Borgi

Quelli tra palco e realtà, cantava Ligabue. Dove per palco si intende il mercato, un grande proscenio dove si svolgono trattative e presentazioni (oggi, sul palco di Moena, Ilicic ha gustato il calore del tifo viola), per realtà si intende invece il rettangolo verde, il calcio giocato, nello specifico Fiorentina-Cremonese. Per la cronaca è finita 7-1, e tra qualche riga avremo modo di celebrare la doppietta di Super Mario. Ma andiamo con ordine. La metafora del “rocker” di Correggio ci serve a spiegare lo svolgersi delle giornate viola, costantemente divise tra arrivi fragorosi (da Della Valle, a Cognigni che annuncia il rinnovo di Montella, ad Ilicic ed Aquilani) e prestazioni fragorose come quelle dei nostri eroi col giglio sul petto. A proposito di Josip ed Alberto... Per loro una full-immersion reciproca di 12 ore abbondanti, iniziata stamani di buon ora con le visite mediche, proseguita col viaggio verso Moena, sublimata con l'arrivo delle 17,30 e l'abbraccio dei tifosi. Sopratutto avremmo voluto essere una mosca ed essere sulla macchina che ha portato in altura un romano ed uno sloveno. Magari ascoltare i loro dialoghi, gli argomenti, le tematiche affrontate in 5 ore di viaggio. La lingua? Non è un problema, sono tre anni che Josip è a Palermo, al massimo avrà parlato il dialetto siciliano. Ad esempio: in che posizione giocherà Ilicic? Qualcuno sostiene che lo sloveno sarà l'alternativa proprio ad Aquilani, magari a partita in corso, oppure in caso di cambio di modulo. Chessò, Ilicic vertice alto di un “rombo”, oppure rifinitore dietro l'unica punta in un 4-2-3-1. Due ruoli tagliati su misura per Aquilani che, dopo Ambrosini (la prima alternativa al centrocampo viola), deve pure fronteggiare la concorrenza di un lungagnone mancino retrocesso in serie B. Lui, Alberto da Roma, da Liverpool, da Juventus, da Milan. E chi più ne ha... E poi Alberto detto il “principino”, amico di Totti, De Rossi... Insomma, quasi un delitto di lesa maestà..

MARIO, FINALMENTE – Gomez che non fa gol è una notizia. E allora il fatto che Super Mario non avesse segnato contro il Trentino Team aveva fatto storcere la bocca a più di qualcuno. In allenamento, poi, qualche tiro di troppo gettato ai piccioni, una qual certa lentezza nei movimenti, insomma... Mario appariva in ritardo di condizione. Fisiologico per uno della sua stazza. Con la doppietta di oggi, Mario Gomez ha spazzato via tutti i dubbi e... le omissioni. Eh già, perchè nessuno aveva avuto il coraggio di “sparare” su Mario. Noi stessi lo avevamo “assolto” per il digiuno contro il Trentino, temendo l'accusa di catastrofismo, di critica distruttiva e non costruttiva. Super Mario Gomez ha messo d'accordo tutti, i due gol contro la Cremonese sono il passepartout per il cuore dei tifosi, un credito da consumare con media e addetti ai lavori. Sopratutto il secondo (intervento di sinistro, in scivolata, con spaccata acrobatica) ci ha mostrato un centravanti in grado di scardinare qualsiasi difesa: da una di C1 come quella della Cremonese, ad una di serie A come quella a strisce bianconere. Bentornato Super Mario, a buon intenditor...