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LA NOTTE DELLE PERNICI... UN ANNO DOPO

di Stefano Borgi

Molti fanno coincidere la rinascita della Fiorentina con “la notte delle pernici”, accaduta esattamente un anno fa. O quasi, visto che il “bubbone” esplose il 25 luglio 2012, ma il fatto risaliva a due giorni prima. Ma tant'è... Teatro del fatto a dir poco grottesco (eufemismo) la "Malga Peniola" (ristorante poco sopra Moena), come pretesto il compleanno di Alessio Cerci, protagonisti un gruppo ben nutrito tra calciatori ed accompagnatori. Tutti targati Fiorentina. Non c'era Vincenzo Montella, forse perchè tra l'aeroplanino ed il “Garrincha di Valmontone” non correva buon sangue. O forse (è una nostra idea) perchè Vincenzo volle mettere alla prova il gruppo viola reduce da un'annata diciamo così... discutibile sul piano disciplinare. E allora quale miglior banco di prova che mandarli da soli in giro per Moena? Se poi l'occasione è un compleanno (avrà pensato Vincenzo) vediamo di che panni ci vestiamo. Come andò lo ricordiamo tutti: la serata prese una brutta piega, qualche gomito alzato di troppo, ed il finale vissuto tra vandalismo, prepotenza e cialtroneria. Risultato? Due pernici imbalsamate rubate, probabilmente distrutte, un comportamento poco signorile verso le cameriere, atteggiamenti arroganti, prepotenti verso il gestore. In breve tempo la notizia fece il giro dei siti, dei media, non vogliamo dire del mondo... certamente del mondo viola. La Fiorentina minimizzò, cercò di gettare la polvere sotto il tappeto, ma ormai il danno era fatto. Va detto ad onor del vero che solo in quattro, come si dice a Firenze, si fecero riconoscere. Troppi per i nostri gusti, abbastanza per scrivere una delle pagine più tristi della recente storia viola. Di quei quattro due furono ceduti, uno restò fino a gennaio, l'altro fu perdonato. Poverino, il reprobo era appena arrivato dall'argentina e sembrava brutto rifiutare. E poi, chi non beve in compagnia... Sopratutto, però, da quella sera la Fiorentina ha cambiato registro, si è dato un codice etico, ha cominciato a ragionare da grande squadra, da grande società. Fin qui l'antefatto.

Un anno dopo la Fiorentina società è totalmente diversa. Lo sarebbe stata già pochi giorni dopo le pernici, quando da Casette d'Ete arrivò il segnale... scatenando l'Inferno. Che tradotto significò l'arrivo (tra gli altri) di Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Cuadrado, Mati Fernandez, Tomovic, Aquilani, Savic, Toni. 18 giocatori nuovi, tutti funzionali, tutti al riparo da comportamenti “perniciosi”. E ci fa piacere che l'anno coincida con la giornata di oggi, trascorsa come potrebbe essere l'ultimo giorno di scuola. Due allenamenti blandi (ieri si è disputata l'amichevole con la Cremonese, stravinta 7-1 e sopratutto “stragiocata”) scherzi, risate, partite a calcio-tennis e tanta goliardia. Per capirsi, Pizarro e Giuseppe Rossi hanno finito l'allenamento (?) tirandosi il pallone addosso fin sulla porta degli spogliatoi. Goliardia abbiamo detto, quella che anche l'anno scorso alla Malga doveva farla da padrone, e che invece andò fuori dai binari. E chissà che Montella non abbia voluto dare un premio al gruppo viola che, diversamente da un anno fa, riga dritto, si allena, non beve birra e non distrugge i ristoranti. E come disse qualcuno... "Benedetta la notte delle pernici!"

LEGGI L'ARTICOLO DI FIRENZEVIOLA.IT DEL 25-07-2012

"LA NOTTE DI MALGA PENIOLA"