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"AUGURI CAPITANO", ONORIAMO IL PADRE...

di Stefano Borgi

La sola cosa certa è che i giocatori passano, i presidenti passano, i direttori sportivi passano, ma la Fiorentina resta. Resta l'amore per la maglia, per la città, restano i suoi tifosi, e con loro resta Giancarlo Antognoni. Volete la riprova? Ogni domenica la sua immagine campeggia in curva Fiesole, e quella frase... "Onora il padre" racchiude il pensiero di tutti noi, di coloro che vogliono bene a Giancarlo Antognoni. Difficile spiegare cos'ha rappresentato Antognoni per Firenze, e cosa rappresenta tuttora. La "luce", l'unico 10, il "capitano"... più semplicemente un motivo di orgoglio, la rivalsa verso gli "strisciati del nord", la risposta al potere arrogante del "palazzo". Gli altri vincevano coppe e scudetti? Noi (novelli Pier Capponi) avevamo Antognoni. E ce ne facevamo scudo, contro tutto e contro tutti, sennò non saremmo fiorentini. Un vanto, una rivincita, una vittoria morale, allo stesso tempo forse un limite, ma a noi stava bene così.

E lui non ci ha mai tradito: nel '78 la Juventus dava in cambio Causio e Tardelli (mica pizza e fichi), ma Antognoni è rimasto. Nel 1980 la Roma di Dino Viola gli faceva ponti d'oro (puntando anche sulla romanità della moglie Rita), ma Antognoni è rimasto. Nel 1987 l'avvento di Eriksson volle dire la fine della sua storia (calcistica) con Firenze, e lui se ne andò in Svizzera (anche in questo caso terreno neutro) certo che quello non sarebbe stato un tradimento, certo che un giorno sarebbe tornato. E così accadde: ad inizio degli anni '90 rientrò in Fiorentina dalla porta principale, come direttore generale, ed in un batter d'occhio scoprì Seedorf, Nedved, Thuram e Rui Costa... Solo quest'ultimo arrivò alla corte di Cecchi Gori, se gli avessero dato retta oggi la storia della Fiorentina sarebbe stata diversa. Poi tutto è precipitato (inutile rimestare nel torbido) ma l'amore per Firenze è rimasto, l'amore di Firenze per lui è rimasto, se possibile ancora più grande. Oggi Giancarlo Antognoni compie 58 anni ed a lui vanno gli auguri più sentiti di tutta la redazione di Firenzeviola.it. Non sappiamo se Giancarlo tornerà in Fiorentina, e non lo sa nemmeno lui. Non sappiamo neppure se a Giancarlo convenga tornare in Fiorentina... e non lo sa nemmeno lui. Delio Rossi lo metterebbe anche a strappare i biglietti pur di averlo (lo ha detto, tra il serio ed il faceto, in sala stampa), pur di avere accanto a se un mito, la bandiera di sempre, un esempio assoluto per grandi e piccini. Chi vivrà vedrà... Sappiamo solamente che senza di lui saremmo più soli, e allora non ci resta che "onorare il padre" ed andare avanti.


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