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CARATTERE... DA PROVINCIALE

di Stefano Borgi

L'investitura è arrivata da Diego Della Valle. Poche parole e Don Diego si è subito speso per la reazione della Fiorentina (lo ha definito il “capolavoro” di Montella), per la prestazione, per il carattere. Noi aggiungeremmo "carattere da provinciale". Va da se come oggi la Fiorentina sia tutto meno che una squadra plebea: una proprietà importante, giocatori importanti (con qualche “top-player sparso qua e là... visto Ljajic?) una classifica importante. In più una tifoseria matura, equilibrata. Importante pure lei. Eppure il pareggio di oggi ci ha ricordato quello del 22 marzo 1987, data di un Fiorentina-Milan giocato alla 23° giornata. Un po' per il risultato (identico,  2-2), un po' per il modo (anche allora rimonta miracolosa da 0-2), sopratutto per la reazione: rabbiosa, veemente, che la Fiorentina provinciale di Bersellini ebbe contro il primo Milan di Berlusconi. Breve cronaca: vantaggio rossonero con Galderisi (di testa! Lui, alto 160 cm...) raddoppio di Virdis su rigore generoso (un “must” quando c'è il Milan di mezzo). Fino ai gol "salvezza" di Pin e Di Chiara nella ripresa. Sotto la “Fiesole” e contro Giovanni Galli. Poi ci sono le differenze, 26 anni che interferiscono ingombranti, e tanta, tanta acqua che è scorsa sotto i ponti. Però ci piace evidenziare come la Fiorentina di oggi, spesso accusata di presunzione, di supponenza, abbia sotterrato il fioretto e dissotterrato la spada. Addirittura la vanga, per piantare e coltivare il ramoscello della speranza. Al momento in cui scriviamo non sappiamo infatti cosa faranno Napoli, Inter e Lazio, però la Fiorentina è a -5 da Milan (eh già, sono sei in classifica, cinque per lo scontro diretto favorevole), e tutto grazie a quel carattere da provinciale. Forse l'ultimo gradino da salire per la splendida Fiorentina di Montella. 

GUARDA Fiorentina-Milan 2-2 del 22 marzo 1987


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