"CATTIVI PENSIERI..." Per Jovetic e Montolivo una Fiorentina di passaggio
A pensarci bene è inevitabile. E' una legge naturale. La vita è fatta di stadi (nel senso di passaggi, di momenti), di tappe intermedie, prima del traguardo che significa vittoria finale. Oppure sconfitta, l'importante però è averci provato. E nessuno può dirti niente, perchè prima o poi tocca a tutti, ognuno con i propri mezzi, le proprie speranze, le proprie possibilità. A questo punto qualcuno si chiederà: stiamo parlando di calcio o del senso della vita? Tutti e due, rispondiamo, perchè il calcio è una metafora della vita. Il calcio è competizione, ambizione, voglia di arrivare, anche se poi sono in pochi a riuscirci, a poter dire... "Ce l'ho fatta, sono arrivato primo". L'unica variabile, in mezzo a questo coacervo di metafore, sono i tempi e i modi di realizzazione. Prendete Jovetic e Montolivo: il fine è identico per entrambi, diventare dei grandi giocatori (in parte lo sono già), guadagnare il più possibile (ed anche qui sono a buon punto), vincere titoli e trofei in quantità. Il primo, però, paga cinque anni di ritardo (guarda caso la durata di un contratto) e deve mordere il freno, il secondo ha già fatto il tagliando ed è pronto per partire. Anche qui siamo di fronte ad una legge naturale, qualsiasi giocatore si comporterebbe allo stesso modo, qualsiasi essere umano (ognuno nel proprio ambito di lavoro) opererebbe nella stessa maniera. La vita è una ricerca spasmodica (qualcuno direbbe...della felicità), noi invece diciamo: della ricchezza, del successo. Solo attraverso questi fattori si raggiunge la felicità (o buona parte di essa).
In mezzo a tutto questo, la Fiorentina. E per la proprietà transitiva, i suoi tifosi. Chi non sognerebbe un Montolivo a vita nella Fiorentina? Uno Jovetic come futura bandiera? E allargando il concetto, Vargas e Gilardino che vedono la Fiorentina come massima aspirazione, lo stesso i futuri campioncini Ljajic e Nastasic, addirittura Alessio Cerci, fino a pochi mesi fa reietto dal pubblico viola? Ci dispiace, non è possibile, la Fiorentina è solo un passaggio, una tappa verso il successo, uno stadio intermedio (privilegiato, questo si) al quale i giocatori, futuri campioni, si affidano in attesa del lancio definitivo. Si fa un gran parlare, in questi giorni, del rinnovo del contratto di Stevan Jovetic. Niente paura: Jo-Jo rinnoverà con la Fiorentina, ne siamo certi. Perchè gli fa comodo, perchè non gli conviene rischiare in un'altra piazza, perchè Firenze e la Fiorentina sono l'ideale completamento per un fuoriclasse potenziale come lui. Per giunta di soli 21 anni e dopo un anno di stop per infortunio. Cinque anni di contratto che lo faranno arrivare a 26 (se serve poi, i contratti si possono rompere anche prima), lui maturerà al punto giusto, fisicamente e mentalmente, ed essere pronto per un "top club". Per lo stesso motivo Montolivo non rinnoverà con la Fiorentina. Riccardo ha già fatto questo percorso, ha già trascorso sei anni in viola, nel frattempo è diventato un buonissimo giocatore, ha conquistato la nazionale, adesso è pronto per fare il salto di qualità. La Fiorentina, quindi, come passaggio fondamentale per tesaurizzare la propria carriera. Come guadagni, come traguardi, come titoli e trofei da conquistare, come fama e celebrità da acquisire. La stessa cosa per Vargas, che all'alba dei 28 anni ha completato il suo apprendistato tra Catania e Fiorentina, destinazione (chessò, azzardiamo...) Real Madrid? Barcellona? Manchester City? Sospendiamo il giudizio per Gilardino, in quanto Alberto ha già provato la grande piazza, e quello che Firenze è per gli altri, per lui lo è stato Parma, prima di andare al Milan. La sua, attualmente, è esclusivamente una pretesa economica. Ci rendiamo conto, tutto ciò non farà piacere, sopratutto al tifoso romantico, ma la realtà è questa. La Fiorentina come trampolino di lancio verso la gloria, la ricchezza, il successo. Tre cose che non abitano a Firenze. Da noi si fa a tempo ad annusare solo l'odore, l'antipasto della vittoria, per consumare il pasto completo bisogna andare altrove. Cest la vie...