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CI PENSA MARIO...

di Stefano Borgi

Rassegnatevi. "Lasciate ogni speranza o voi che..." pensate che Fiorentina-Juventus sia una partita come tutte le altre. Anzi, vi diamo una notizia: da qui al 13 marzo 2014 non si parlerà d'altro. Si parlerà solo di Fiorentina-Juventus, ottavo di finale di Europa League. Ma perchè, si chiede qualcuno: Fiorentina e Juventus hanno già passato il turno? Sono forse state ammesse di diritto al turno successivo? Beata ignoranza, beata gioventù. Secondo voi, un sedicesimo contro i danesi dell'Esbjerg può (per la Fiorentina) rappresentare un pericolo? Ed un sedicesimo contro i turchi del Trabzonspor può (per la Juventus) rappresentare un ostacolo? No, nel modo più assoluto. E allora, Porto, Tottenham, Benfica, Dinamo Kiev, Valencia, Ajax... fatevene una ragione: la sfida delle sfide è quella tra viola e bianconeri. Con buona pace degli altri. Del resto Montella sta già preparando la partita. Con Mario Gomez, che rientrerà il 5 gennaio col Livorno. Il campionato? Un banco di prova, una palestra propedeutica alla grande sfida. Allo stesso modo Conte. Conte che non ci dorme la notte, che vuol vendicare il 4-2 subìto a Firenze. Conte che deve giustificare in qualche modo l'eliminazione col Galatasaray. Vincendo, appunto, l'Europa League. Dicevamo di Super Mario, che il 13 marzo (data dell'andata a Torino) sarà presumibilmente alla guida dell'attacco viola. Montella ha già cominciato a lavorare per lui, preparando la difesa a tre, il centrocampo a cinque con Cuadrado e Vargas esterni. Attenzione però: esterni con licenza di... rientrare. Com'è accaduto col Bologna quando le due locomotive si sono sacrificate in fase difensiva. La mediana, poi, prevede Aquilani regista (a meno che Pizarro non rinsavisca), Ambrosini (o Mati) e Borja mezz'ali a supporto delle due punte Rossi e Mario Gomez. Qualità e quantità che si fondono in una miscela vincente, come ha dimostrato il derby dell'appennino.

MARIO, PENSACI TU... Beninteso, col Bologna Ilicic ha fatto il vice-Gomez, pur senza averne le caratteristiche. Però i movimenti sono gli stessi, magari con Rossi che arretra e Super Mario che avanza nel ruolo di prima punta. Dal 3-5-1-1 al 3-5-2, non cambia molto: un centrocampo folto che taglia i rifornimenti per le punte avversarie, e gli esterni che lavorano e crossano per il "brindellone"... giunto finalmente a miracol mostrare. Eh già perchè fino ad ora il grande assente è stato proprio lui: Mario Gomez. Ambientamento, sfortuna, chiamateli come volete. Mario ha disputato sin qui 4 partite e mezzo, con due gol (uno su rigore) ed un paio di reti fallite clamorosamente. Non ha deluso, ma non ha neppure esaltato. E poi il panzer è stato pagato 18 milioni di euro, con quasi 5 milioni di ingaggio, più lo sfruttamento dei diritti d'immagine. Inutile dirlo, la doppia sfida con i bianconeri (inframezzata, tra l'altro, dall'impegno di campionato del 9 marzo) è l'occasione giusta per dimostrare la bontà dell'investimento. Che il prezzo pagato dai Della Valle è congruo. Come disse qualcuno... "Ok, il prezzo è giusto"E cosa c'è di meglio (a Firenze) che dimostrare il proprio valore proprio contro la Juventus? Per questo, cari tifosi viola, non abbiate paura... Ci pensa Mario.