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CON L'INTER, SFIDA DEI BUONI SENTIMENTI...

di Stefano Borgi

Per una volta protagonisti sono i buoni sentimenti. Nel rispetto dei valori umani, nel ricordo di persone care. Certo, quel giorno in campo c'erano fior di campioni: Frey, Ujifalusi, Jorgensen, Mutu, Pazzini da una parte... Julio Cesar, Maicon, Zanetti, Cambiasso, Ibrahimovic dall'altra... La partita era Fiorentina-Inter del 2 dicembre 2007, per la 14° giornata di campionato. Il risultato finale? 2-0 per i nerazzurri di Mancini, ma che importa? Il vero vincitore fu il pubblico viola, insieme a lui il cuore di una città unita dall'amore e dal rispetto per il proprio allenatore... Cesare Prandelli. Cercheremo di non tirarla lunga, anche perchè la retorica non fa parte del nostro linguaggio, basti dire però che quel giorno Firenze ed il “Mago di Orz” divennero una cosa sola, e a legare il tutto fu quel minuto di silenzio ormai passato alla storia. Appena 6 giorni prima se n'era andata Manuela Caffi, la signora Prandelli, alla “tenera” età di 45 anni. Un male incurabile se l'era portata via, l'aveva sottratta a Niccolò e Carolina, definitivamente divisa da Cesare, il suo amore giovanile, l'amore di tutta una vita. Ebbene, quella domenica di dicembre Firenze mostrò di soffrire insieme al suo fratello maggiore, e alle 14 e 58 si alzò in piedi e tacque. Tacque per un minuto intero, nel silenzio più assoluto come mai era successo. Al fischio di Farina (ma solo allora!) tutto il Franchi si levò in un applauso fragoroso mentre in Fiesole era apparso uno striscione: “Il tempo che passa smorzerà il dolore, ma se avrai bisogno di lei alza gli occhi al cielo, la sua stella ti guiderà per sempre e ci porterà lontano”. Cesare allora tira un sospiro, due, tre... Poi rivolge un bacio al cielo e torna in panchina. La vita ricomincia, anche se niente sarà più come prima.

TERZO TEMPO - Al 90', quel Fiorentina-Inter si arricchirà di un altro momento indimenticabile: il terzo tempo messo in piedi dalla società gigliata. Nonostante la sconfitta i giocatori viola attesero quelli dell'Inter e, ai bordi di una pedana posta prima del tunnel, tesero loro la mano. Ovviamente ricambiati, ci mancherebbe. Un gesto meraviglioso, unico, che (udite, udite) non fu apprezzato fino in fondo dalla lega Calcio. “Il modello del terzo tempo, che si è visto a Firenze, era stato scartato perché patrimonio di un altro sport (il rugby ndr.) mentre per il calcio si cercava qualcosa di peculiare”. Questa la chiosa dell'allora presidente di Lega Brunelli. Se permettete ci esentiamo da ogni commento... Ahimè, dopo quella domenica nessuno in serie A seguì l'esempio della Fiorentina, ed oggi, anche a Firenze, si sono perse le tracce di tale gesto. Peccato... come tutte le cose belle è durato troppo poco.

LA SCOMPARSA DI BARETTI - Il Fiorentina-Inter cosparso di buoni sentimenti non è solo quello del 2 dicembre 2007. Ricordate Pier Cesare Baretti, presidente della Fiorentina dal 1986 al 1987? "Pierce" (questo il suo soprannome) morì in un incidente aereo il 5 dicembre 1987, in una settimana nella quale il campionato era fermo per la nazionale. Baretti, ex presidente di lega oltre che ex direttore di Tuttosport (e per la proprietà transitiva... juventino dichiarato) era arrivato a Firenze circondato da diffidenza ed antipatia. Non ci mise molto, però, ad entrare in sintonia con il tifo viola, sensibile da sempre alla correttezza ed alla passione delle persone. E Piercesare era tutto questo: una persona onesta ed appassionata. Purtroppo quell'incidente aereo lo portò via all'età di 48 anni. L'occasione per ricordarlo fu il Fiorentina-Inter del 13 dicembre 1987. Era la prima Fiorentina di Eriksson, l'Inter invece era guidata da Trapattoni. Vinsero i nerazzurri per 2-1 ed in tribuna campeggiava un mazzo di fiori sulla poltrona che solitamente era di Piercesare Baretti. Anche quel pomeriggio si vissero momenti di vera commozione, in una giornata “uggiosa” (come avrebbe cantato qualcuno), e Firenze dimostrò una volta di più la propria civiltà, la propria sensibilità.

Il LINK di Fiorentina-Inter del 2-12-2007, ed il minuto di silenzio per Manuela


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