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CUADRADO, GLI È MANCATO SOLO IL GOL...

di Stefano Borgi

E' il prototipo del calciatore moderno. Juan Cuadrado fa tutto bene, e lo fa a velocità supersonica. Anzi... quasi tutto. A Cuadrado è mancato solo il gol, e qualcuno (malignamente) potrebbe anche aggiungere che nel calcio il gol è tutto. O quasi... Ma andiamo con ordine. L'occasione buona, Cuadrado, l'aveva pure avuta, se l'era creata dialogando con Jovetic che (non a caso) parla la sua stessa lingua. Tecnica, triangolazione, agilità, rapidità di pensiero e movimento. Correva il 56' di Chievo-Fiorentina, Juan Guillermo Cuadrado Bello (tanto nomine) avanza col suo passo felpato, cerca e trova Jo-Jo che gli restituisce il pallone con una giravolta. Il colombiano non ci pensa due volte, carica il destro e calcia "di prima" a botta sicura. La palla esce di pochi centimetri, e con lei anche le residue speranze di vittoria. Peccato, peccato davvero... Sarebbe stata la degna sublimazione ad una prestazione sontuosa, gigantesca, fatta di corsa, dribbling e raddoppi difensivi. Eh già, perchè Cuadrado non è solo uno splendido fantasista, un dribblomane della prima ora, Cuadrado è anche un giocatore altruista, che non lesina corsa ed impegno, che ripiega sulla fascia di competenza ed aiuta il difensore. Nella fattispecie Roncaglia. Da quella parte, i due eroi in maglia viola hanno stroncato qualsiasi velleità offensiva del Chievo. E' andata peggio ai dirimpettai mancini, Tomovic e Pasqual, messi in mezzo da Thereau e Di Michele. A tutto questo è mancato solo il gol, il sigillo finale, fallito (stavolta) più per sfortuna che per altro.

IL GOL NON E' IL MIO MESTIERE - Usiamo l'avverbio temporale perchè storicamente il gol non è mai stata la specialità di casa Cuadrado. Sommando, infatti, le varie stagioni da professionista contiamo 91 presenze totali e sole 5 segnature. Addirittura 3 di queste nell'ultimo campionato disputato con il retrocesso Lecce. E questo, indubbiamente, fa ben sperare. Per il resto assist in quantità, innumerevoli volte davanti al portiere, ma di gol nemmeno a parlarne. Un antico proverbio toscano recita: "a tutti i poeti manca un verso", e mai aforisma fu più adatto. Al "Bentegodi" di Verona Cuadrado ha fatto il bello (come il suo cognome) ed il cattivo tempo, ma ahimè... l'opera non è stata completata. Ripercorriamo, allora, i suoi 83' contro i clivensi. Pronti via ed al 6' un tiro esce alto sulla traversa. Al 14' piazza uno scatto bruciante sul malcapitato Dramè, serve Jovetic in area che serve mirabilmente di tacco Pasqual. Tiro del capitano... da difensore, e Sorrentino neutralizza. Al 40' Dramè entra duro sul colombiano e si guadagna la prima (e purtroppo unica) ammonizione. Al 45', infine, ancora Cuadrado caletta per Toni che si avvita in tuffo e colpisce il palo. Per il nostro osservato speciale un primo tempo assolutamente da protagonista, vero e proprio incubo per la difesa gialloblù. Nella ripresa la musica non cambia, almeno fin quando (bontà sua...) non finisce la benzina. Detto dell'occasione del 56', pochi minuti dopo ci vuole tutta la dabbenaggine dell'arbitro per non espellere Dramè. Cuadrado si "beve" per l'ennesima volta il senegalese che lo tira  giù per la maglietta. Secondo giallo ed espulsione automatica, verrebbe da dire... Non per il signor Guida di Torre Annunziata che finge di non vedere. Pochi minuti ed anche Jokic entra a piedi uniti su Cuadrado, altra occasione dove in condizioni normali scatterebbe il "rosso". Ma l'ineffabile Guida non se ne dà per inteso. Cuadrado, quindi, preso di mira dai difensori avversari e dall'arbitro, Cuadrado di gran lunga il migliore in campo,

DUTTILE E VERSATILE - Chiudiamo con due riflessioni tattiche sulla "zanzara" colombiana. Cuadrado esclude l'impiego di Cassani, almeno nel 3-5-2. Troppa la differenza di classe, di tecnica, fantasia ed abilità in entrambe le fasi. Detto questo è un peccato, visto che Cassani è comunque un nazionale (o potenziale tale...) ed è tutto della Fiorentina. L'ex palermitano rientrerebbe in gioco nell'ipotesi di un 4-3-3 come terzino destro, con il colombiano spostato nei tre d'attacco. Cuadrado, non a caso, piace a Montella e altrettanto non a caso la Fiorentina ha sborsato un milione di euro per il prestito oneroso, e ne verserà altri 5 per la metà del cartellino. Valutazione totale: 11 milioni. Detto in fiorentino... tanta roba. Cuadrado, però, li vale tutti: un pò per l'età (è del 1988, ha solo 24 anni) un pò per la duttilità tattica, dote oggi richiestissima da società ed allenatori. Oltre a fare il terzo d'attacco nel 4-3-3, Cuadrado è "buono" come terzino d'attacco (nasceva così nel 2009 all'Udinese) e come esterno di centrocampo in una linea a cinque (ciò che sta facendo nella Fiorentina di Montella). Cuadrado, insomma, è un valore aggiunto. Deve solo fare qualche gol in più...


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