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DA KLOSE A DEL PIERO, "Quelli che..." segnano sempre contro la Fiorentina

di Stefano Borgi

"Klose dell'altro mondo" è forse il più azzeccato. E poi... "Klose da pazzi", "Klose che capitano", "Klose mai viste"... mancava solo "Klose turche", ma forse è stato scritto e ce lo siamo persi. Un florilegio di titoli, un insieme di frasi, definizioni promulgate da media e giornali che definire fantasiose è riduttivo. Tutte in onore di... (piuttosto che tese a maledire) Miroslav Klose. Eh già, proprio lui, e come ha aperto un noto quotidiano sportivo... "Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?" All'indomani della vittoria della Lazio su una malcapitata Fiorentina, scopriamo che la maledizione di Miroslav Klose, centravanti tedesco di origine polacca, si è abbattuta sugli organi d'informazione peggio di quanto avrebbe fatto "la prima luna" con Indiana Jones. Tutto su Klose, verrebbe da dire, e del resto il buon Miroslav lo attendevano tutti al varco, curiosi di scoprire se avrebbe ripetuto lo sgarro del 17 febbraio 2010 quando, armato dalla perfidia di Ovrebo, distrusse i sogni di gloria della Fiorentina di Prandelli. In quel caso si parlò di tre ettari di fuorigioco (ci si costruirebbe quasi una cittadella), stavolta si parla di colpevole accondiscendenza di De Silvestri in primis, e della coppia Natali-Gamberini in secundis. Ma tant'è... "Prendila così" cantava Lucio Battisti, e da lui ci facciamo accompagnare in un viaggio sui carnefici della storia viola. Ovvero coloro che, nel corso degli anni, si sono "divertiti" a prendere di mira la Fiorentina. Scopriremo personaggi più o meno noti, calciatori di ogni ruolo ed estrazione, situazioni incredibili, inimmaginabili, eppure maledettamente reali.

Detto di Klose, il caso più eclatante è senza dubbio Alex Del Piero. Per lui basterebbe citare il celeberrimo gol del 4 dicembre 1994, decisivo per la sua carriera, per le sorti di quel campionato (vinto a mani basse dalla Juventus), e per i destini postumi dei bianconeri in generale, visto che la squadra di Lippi inanellerà addirittura tre scudetti in quattro anni. Ma "Pinturicchio" non si fermò lì: negli anni a venire (più o meno 12 campionati) il numero dieci bianconero segnerà 8 reti alla Fiorentina, strappandole ben 18 punti. Una vera e propria maledizione, in "pensieri e parole". Altra iattura per la causa viola, Vincenzo Montella. Per il piccolo attaccante una lunghissima carriera divisa principalmente tra Sampdoria e Roma. Ebbene, Vincenzo segnò alla Fiorentina 11 volte (record assoluto) per un totale di 17 punti guadagnati, uno in meno di Del Piero. E nonostante la statura, "Vincenzino" riuscì a metterla dentro tre volte anche di testa. E' il turno di Francesco Totti. Il "pupone" supera addirittura Del Piero come reti segnate (9, dalla prima del maggio '95, alle ultime due al Franchi nel marzo 2011), ma, come nel caso di  Montella, gli è dietro di una lunghezza come punti sottratti, 17 contro 18. Per tutti ricordiamo il gol del 17 ottobre 1998, quando la Fiorentina del Trap si trovò in vantaggio per 1-0 fino all'89' (e sarebbe stata la 5° vittoria consecutiva nelle prime cinque giornate di campionato), per poi farsi raggiungere da tale Alenichev. Fino a farsi superare dalla rete di Totti al 94'! E ancora la recente doppietta nel Fiorentina-Roma dello scorso 20 marzo, quando alla vigilia si ricordò come Totti non avesse mai segnato in carriera all'Artemio Franchi. Il risultato fu che Totti invece di un gol ne fece due, e come direbbe Battisti, tu chiamale se vuoi... "Emozioni". Non è stato da meno Gianluca Vialli: con le maglie di Sampdoria e Juventus l'attaccante di Cremona realizzò in tutto 8 gol in carriera alla Fiorentina raccogliendo 10 punti. E tornando a quella famosa partita del 4 dicembre 1994, prima della magia di Del Piero fu proprio Gianluca Vialli a segnare la doppietta che pareggiava le reti di Baiano ed Angelo Carbone.

Non solo fuoriclasse, però. Chi si ricorda di un certo Fausto Salsano? Lo abbiamo incrociato recentemente come vice-allenatore di Pietro Vierchowod con la Florentia Viola, ma in precedenza si era reso protagonista di vere e proprie performances da giocatore contro la Fiorentina. Il tutto considerando che conduceva solo un'onesta... "Vita da mediano". Per lui 4 reti  tra Sampdoria e Roma (in tutto, in serie A, ne segnerà 21) con 7 punti guadagnati, ed una striscia di tre partite consecutive a segno con la maglia giallorossa tra il settembre 1990 ed il settembre 1991. Il tutto, rigorosamente, contro la Fiorentina. Chiudiamo con Amauri Carvalho de Oliveira, attualmente disoccupato alla Juventus. Il centravanti brasiliano in due occasioni ha scelto la Fiorentina per risorgere dalle proprie ceneri, ed anche questa è una forma di maledizione. Successe in uno Juventus-Fiorentina del 17 ottobre 2009, quando Amauri, a secco da più di un anno, si sbloccò proprio contro la Fiorentina (la partita finì, comunque, per 1-1) e si replica il 6 febbraio scorso, quando appena arrivato tra i ducali nel mercato di gennaio, promise subito un gol ai suoi nuovi tifosi. Detto, fatto: è il 15' del primo tempo, cross di Giovinco, e acrobazia vincente di Amauri per il provvisorio 1-0. Nella ripresa pareggerà D'Agostino su rigore. Quel giorno tutti aspettavano il gol di Amauri, come quelli di Del Piero, Vialli, Totti, Montella, persino di Salsano, proprio com'è successo con Klose. Insomma... Klose che non vorremmo mai vedere!