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DA RIMINI A PARMA, TRA LA GLORIA E LA VIA EMILIA...

di Stefano Borgi

Da Rimini a Parma ci sono 200 Km. In linea retta sarebbero 196, con curve e deviazioni diventano 215. La media fa, più o meno, quella che abbiamo detto. Tra Rimini e Parma c'è la via Emilia, una strada in diagonale cantata da Francesco Guccini, e questo basterebbe a significarne l'importanza. Tra Rimini e Parma ci sono due regioni e mille differenze: la posizione (Romagna sul mare, Emilia nell'entroterra), il dialetto, il menù, il carattere della gente (sanguigno il romagnolo, pacato l'emiliano). Da Rimini a Parma, vista in chiave viola, ci sono 11 anni e tre categorie di distanza. Sopratutto ci sono categorie di giocatori: da Baronchelli a Gonzalo Rodriguez, da Ariatti a Borja Valero, da Scaglia a Pepito Rossi. Da Riganò a Mario Gomez? No aspetta... a Christian dobbiamo rispetto, devozione (lo abbiamo sempre detto, se siamo qui lo dobbiamo anche a lui). Tutto questo ci impedisce la gratuita ironia, la (seppur bonaria) presa di giro nei suoi confronti.

Ma torniamo a bomba. Il 24 febbraio 2003 si giocava Rimini-Florentia Viola per la 24° giornata del campionato di C2. Rimini primo in classifica, con un punto di vantaggio sui bianchi (fasciati di viola) allenati da Cavasin. Rimini che poteva contare su Ricchiuti, Floccari, Rimini che aveva già vinto a Firenze la partita d'andata. Dall'altra parte la squadra di Firenze, affossata dal potere politico-finanziario avverso, costretta a ripartire dalla quarta categoria. Condannata a subire elementi del calibro (!) di: Guzzo, Traversa, Nicodemo, Andreotti (non il politico...) La squadra di Firenze che, in caso di sconfitta, avrebbe perso la promozione. Con tanti saluti al progetto Della Valle, alla gloria futura che il blasone, la tradizione richiedeva. E invece tutto andò secondo le previsioni: due gol nella ripresa di Riganò e Bismark (ricordate il ghanese sorridente che giocava solo di sinistro?) e la Florentia Viola spiccò il volo verso la C1. Che poi divenne serie B, ma questa è un'altra storia.

Era il 24 febbraio di 11 anni fa, Rimini e la Romagna tratteggiarono la storia della squadra di Firenze. Intendiamoci, il Parma-Fiorentina di oggi non è così importante. Anzi, è ben lungi dalla sacralità di quella partita. Però... anche allora si giocava in notturna, anche allora si giocava di lunedì, anche allora (come oggi) i tre punti sono obbligatori, fondamentali. La Fiorentina è attesa da un vero e proprio tour-de-force (e non è una frase fatta): da Parma a Napoli ci sono 8 partite in 28 giorni. C'è la Juventus tre volte in 11 giorni (dal 9 al 20 marzo,Trabzonspor permettendo...) C'è una Champions League di mezzo, c'è l'Inter da tenere a bada, c'è un Napoli (hai visto mai?) da inseguire. Quantomeno per mettergli paura. Insomma, Parma-Fiorentina è importante, importantissima, decisiva per la stagione viola. Non come fu "quel" Rimini-Florentia Viola dite? Beh... quasi. E poi 200 Km si percorrono veloci.