DALLA CONTESTAZIONE... ALLA RIVOLUZIONE
Tutto cominciò nell'estate del 1968. Nelle scuole esplode la contestazione (un pò... diversa da quella di domani al "Franchi"), l'Italia di Valcareggi vince il primo (ed unico) campionato Europeo di calcio, e due presidenti di serie A, Baglini per la Fiorentina, Corrias per il Cagliari, danno vita ad una delle operazioni più originali e contestate del mercato di quegli anni: Albertosi e Brugnera (fulgidi prodotti della Fiorentina ye-ye) al Cagliari in cambio della mezzala Francesco Rizzo. A tutti sembrò uno scambio a dir poco azzardato, certamente svantaggioso per i viola, e per questo Firenze non la prese bene. Si ricrederà pochi mesi dopo: i gigliati conquistano il secondo scudetto (il primo fu nel 56') mentre il Cagliari, trascinato da un Gigi Riva straripante, si laureerà campione d'Italia la stagione seguente (1970). Fiorentina e Cagliari, due squadre che per certi versi hanno compiuto percorsi paralleli come dimostrano i frequenti incroci di mercato. Sono circa venti, infatti, i giocatori che dagli anni 70' ai giorni nostri sono transitati sull'asse Firenze-Cagliari, con risultati e fortune alterne. Si va dai centrocampisti Miani e Casagrande che nell'82' sfiorarono lo scudetto del "meglio secondi che ladri", alle matricole-meteore Bressan, Banchelli e Bettarini. Merita una citazione, invece, un'altra maxi-operazione che vide protagoniste le due società nel giugno 96': Firicano (allora capitano dei rossoblù), Oliveira e Pusceddu arrivano in maglia viola, ma mentre il terzino (che di nome faceva Vittorio...) restò una sola stagione, Firicano e "Lulù" Oliveira scriveranno pagine importanti nella recente storia viola. Fino a "pippo" Pancaro, approdato sulle rive dell'Arno nella stagione 2005-2006. Ad oggi gli ex tra le due squadre sono tre: il terzino Alessandro Agostini, quasi impalpabile in maglia viola (13 presenze e nessun gol) nell'annus horribilis del fallimento (2001-2002), approda a Cagliari nel gennaio 2004 in serie B e con i rossoblù di Cellino ha totalizzato 241 presenze in 8 stagioni. Poi Vlada Avramov ed Andrea Lazzari.
Non fanno eccezione gli allenatori: detto di Giovanni Trapattoni (bene alla Fiorentina, male sull'isola, dimissionario dopo poche giornate nel 95'), e di Carlo Mazzone (in viola dal '75 al '78, in rossoblù dal '91 al '93 e poi nel 96-97), occhi puntati su Claudio Ranieri. Il tecnico romano, dopo aver riportato il Cagliari dalla C alla A in soli tre anni (88-91), approda in una Firenze sconsolata, appena retrocessa tra i cadetti (93-94). In breve tempo saprà restituirle gloria e dignità vincendo, nell'anno di grazia 1996, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Oggi, come sappiamo, il suo nome è tornato di moda. La stagione 2010-2011 si era aperta con Pierpaolo Bisoli sulla panchina del Cagliari. Anche Bisoli è un ex della partita poichè il mediano di Porretta Terme era stato il vice di Sergio Buso alla Fiorentina nella stagione 2004-2005. Con i sardi un esordio incerto, qualche problema con lo spogliatoio (mise fuori squadra per due domeniche il capitano Daniele Conti ed il vice capitano Alessandro Agostini) per poi essere esonerato il 15 novembre 2010 dopo due sconfitte casalinghe con Napoli e Genoa. Al suo posto l'attuale tecnico del Parma Roberto Donadoni. Gli ultimi, in ordine di tempo che hanno attraversato il mar Tirreno, sono Massimo Gobbi (oggi al Parma), e Vlada Avramov. Il primo giocò nel Cagliari dal 2004 al 2006. Poi 4 anni in viola marchiati da gol alla Juventus del 2 marzo 2008. Anche quello è un modo per entrare di diritto nella storia viola. Il secondo è Vlada Avramov. Chiamarlo portiere è forse eccessivo, ma noi facciamo cronaca e sulla distinta della Lega compare anche il suo nome. Quindi Andrea Lazzari, e qui sospendiamo il giudizio, in attesa degli sviluppi (troppo brutta la stagione dell'esterno per essere vera).
In chiusura ci siamo divertiti a buttare giù la solita formazione fatta di ex di entrambe le squadre. In porta Ricky Albertosi. Modulo rigorosamente 4-2-3-1 con esterni bassi Bressan a destra, e Pusceddu a sinistra. Difensori centrali Firicano e Pancaro (in questo ruolo un riadattato, ma facciamo di necessità virtù). A centrocampo Miani e Casagrande, coppia di mediani a supportare i tre rifinitori: Rizzo a destra, Oliveira al centro e Massimo Gobbi (se la gioca fino all'ultimo con Lazzari) a sinistra. Punta centrale il vecchio Mario Brugnera (prodotto della Fiorentina ye-ye), con "pomodoro" Banchelli di rincalzo. Come allenatore c'è l'imbarazzo della scelta: da Mazzone a Trapattoni a Claudio Ranieri, sarà sempre un mix di entusiasmo ed esperienza. Il Fiorentina-Cagliari di domani 12 maggio 2012 sancirà l'agognata fine del ciclo di Corvino, dei resti della Fiorentina di Prandelli. Da lunedì sarà rifondazione, rivoluzione... il timore è che sia solo una restaurazione. Una cosa è certa: dopo due anni di nulla, per i Della Valle è vietato sbagliare ancora.