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DELIO... L'ESORCISTA

di Stefano Borgi
foto di Stefano Borgi

E' notizia di ieri che la Fiorentina stia pensando ad una nuova figura professionale: lo psicologo. Può essere un'idea, all'apparenza balzana, ma non originale visto che ce l'ha persino il Milan (primo in classifica, ai quarti di Champions, male non deve aver fatto...) Un tempo si chiamavano motivatori, oggi più modernamente "mental coach", in modo più aulico si definiscono "strizzacervelli". E  vedendo la Fiorentina di questi tempi siamo certi che il lavoro non mancherebbe... Noi andiamo più in là, e seguendo la nostra passione cinefila, consigliamo a Delio Rossi un'esorcista. Chi segue le conferenze stampa di Delio si sarà accorto della sua passione per il..."Non sono mica..." metafora linguistica che si riassume in: "Non c'ho mica la bacchetta magica". Noi di FV ci abbiamo costruito sopra una rubrica, "Le massime di Delio", e nel tempo si sono susseguiti personaggi come Padre Pio, Madre Teresa, Freud, Rubik (quello del celeberrimo cubo)... fino al famigerato psicologo. Si era all'indomani della sconfitta col Napoli e Delio disse: "non sono mica uno psicologo, casomai un motivatore..." Ok, nessun problema. Per risolvere i problemi della Fiorentina, allora, ci vuole qualcosa di più... ci vuole un'esorcista. Solo così si può estirpare il "male" oscuro da dentro la Fiorentina. Ma andiamo con ordine...

1° intervento: "AMAURI ED IL SUO DIGIUNO". E' l'intervento più importante, quello più difficoltoso. La Fiorentina non può fare a meno dei suoi gol, il ragazzo si da da fare, si agita, si dimena, si dibatte come un posseduto. Impreca ad ogni gol sbagliato, ad ogni pallone che non entra. Dove passa lui cresce un portiere miracoloso, dove tira lui c'è una forza soprannaturale che devia la sfera, la indirizza lontano dai pali della porta avversaria. Insomma...una maledizione. Per Amauri si contano 11 mesi senza gol, più di 750 minuti senza gonfiare la rete, ed un esaurimento nervoso lì lì per arrivare. In questi casi, altro che esorcismo...

2° intervento: "LA PAURA DI VINCERE". Si parte dal 17 dicembre quando la Fiorentina conduce sull'Atalanta con gol di Gilardino (l'ultimo in maglia viola) fino all'83'. Poi, addirittura si fa rimontare e superare in 4 minuti con la doppietta Masiello-Denis. Rimedierà Jovetic a due minuti dalla fine, ma con un pò più d'attenzione i tre punti si potevano portare a casa. Poi è un crescendo rossiniano: alla 20° ed alla 22°, arrivano due vittorie casalinghe con Siena e Udinese messe a repentaglio da due gol subiti negli ultimi minuti. A Parma poi, il 7 marzo scorso, la prima frittata: Fiorentina sotto nel 1° tempo, recupero prodigioso con Nastasic e Cerci, fino al rigore (ingenuo) provocato da Cassani. Giovinco trasforma togliendo due punti sacrosanti ai viola. Domenica a Marassi il secondo patatrack: solito refrain, Fiorentina in svantaggio, pareggia prima Montolivo poi segna Natali, quindi la dormita collettiva sullo scatto di Palacio. Altri due punti gettati al vento, e sono quattro. Se contiamo anche il Catania del 22 ottobre (allora, però, c'era ancora Mihajlovic) quando la Fiorentina si fece riprendere due volte per terminare con l'ennesimo 2-2, i punti perduti salgono a sei. Un rapido calcolo e vediamo che i viola balzerebbero a 39, alle spalle dell'Inter in piena zona Europa League. Cosa si evince da tutto questo? Che la Fiorentina è una squadra immatura, priva di personalità, senza una guida in campo che la sappia prendere per mano. La Fiorentina ha paura di vincere, e per questo la squadra di Delio Rossi ha bisogno di un'esorcista che estirpi questa paura, che infonda coraggio agli undici pulcini viola.

3° intervento: "I CAMBI ALLA TRAPATTONI". In questo caso Delio Rossi dovrebbe fare l'esorcista di se stesso. Sia a Parma che contro il Genoa ci sono stati due cambi che sono il manifesto della paura di vincere: mettere un centrocampista per un attaccante, piuttosto che (ancora peggio) inserire un difensore per un attaccante. Il capostipite di questa pratica era Giovanni Trapattoni. Il suo era un "must": squadra in vantaggio, quando manca un quarto d'ora alla fine metti un difensore per un centrocampista, ed un centrocampista per un attaccante. Nove su dieci finiva così, e (va detto) nove su dieci gli andava bene. Ora, però, i tempi sono cambiati e Amauri per Marchionni a Parma, Amauri per De Silvestri a Genova gridano vendetta. E sopratutto gridano... 4 punti persi. Delio si faccia un'esame di coscienza, e poi magari anche un piccolo esorcismo.

P.S. Ci abbiamo scherzato sù, anche perche la prova di Marassi ci ha restituito una Fiorentina più compatta, più coesa. A proposito... contro il Genoa è stata esorcizzata la figura di Pantaleo Corvino, e come per magia è riemerso dalle ceneri Marco Marchionni (guarda caso uno dei migliori in campo contro il grifone). Vuoi vedere che funziona davvero?


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