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GONZALO... TRA MAGIA ED ANTIPATIA

di Stefano Borgi

Difficile capire perchè Gonzalo Rodriguez abbia “preteso” di calciare il rigore del 3-0. Anzi... difficile capire perchè gliel'abbiano permesso. Si dice, infatti, che a Montella non sia piaciuto il "cucchiaio" di Jovetic e allora, a mò di punizione, l'aeroplanino avrebbe invertito l'ordine dei rigoristi mandando sul dischetto Gonzalo. Poi, lo stesso Montella, avrebbe dissimulato davanti ai cronisti nascondendo tutto dietro un sorriso natalizio. Più facile, a questo punto, capire lo sfogo di Jovetic in diretta televisiva: chiaro, esplicito, pronunciato a reti unificate. A scanso di errori ed omissioni. Per dirla chiaramente, a Stevan girava platealmente l'anima (per non dire di peggio). Insomma... chi dice la verità? Noi stiamo ai fatti, e definiamo equivoco il comportamento di un elemento che sta sbalordendo per classe, rendimento, serietà. Un calciatore magico, un libero vecchio stampo, perfetto per senso della posizione, tempismo nella marcatura, precisione nel lancio. Che difende come pochi ed attacca come nessuno: col rigore di oggi Gonzalo è arrivato a 5 gol stagionali (due su rigore), quasi un record dopo anni di “vacche magre” proposte dagli sterili Gamberini. Kroldrup, Dainelli, Comotto... Noi ci permettiamo un paragone con Franz Beckenbauer (attenzione, non è lesa maestà...) storico libero e capitano della Germania pluridecorata degli anni 70', esempio di tecnica, eleganza e personalità. In più il buon Franz non disdegnava la via della rete: per lui 60 gol in Bundesliga nel Bayern, 14 con la nazionale teutonica. Insomma Beckenbauer la buttava dentro, proprio come usa fare Gonzalo. E allora perchè? “Cui prodest” rubare la scena a Jovetic, privarlo della tripletta personale, scatenare le rimostranze del montenegrino (ed anche quelle di Montella che si è espresso a favore di Jo-Jo...) accendere una polemica della quale nessuno ne sentiva il bisogno? Forse un messaggio subliminale di Gonzalo, un piccolo moto di antipatia verso un compagno ultimamente troppo latitante, quasi a dire... “sono mesi che tiriamo la carretta, che vinciamo in coppa e campionato, adesso rientri tu, bello bello, e con tre gol ti prendi tutti gli applausi”. E poi quell'indecisione sul futuro, quasi che per Jo-Jo la Fiorentina rappresenti una seconda scelta... Diciamo che Gonzalo Rodriguez si è comportato come un tifoso deluso, tradito dal suo idolo che mira ad altri traguardi, ad altre destinazioni. Ma tant'è... Chiamiamolo un incidente di percorso, un piccolo ma significativo passaggio a vuoto, sul quale la società dovrà intervenire, senza fare sconti, per non incrinare un giocattolo meraviglioso.

BUON NATALE FIORENTINA - Intanto prendiamoci questo Jovetic rimotivato, finalmente tornato goleador, addirittura spavaldo sul “cucchiaio” che ha steso il Palermo. Prendiamoci un Savic in versione androide, programmato per essere infallibile, un Cuadrado che verticalizza novello Rui Costa, un Borja Valero sempre più“todocampista”, un Pasqual per il quale la nazionale... non può attendere. E poi Pizarro, sontuoso direttore d'orchestra e Luca Toni, apparso gladatorio in certe sue movenze, con l'elisir della giovinezza sempre in tasca. A tutti loro auguriamo Buon Natale, ai tifosi invece diciamo di dormire tra due guanciali e sognare, sognare, sognare...


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