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IL DERBY DI VINCENZO, E NON SOLO...

di Stefano Borgi

Contro la Lazio... non è una partita come tutte le altre. Sopratutto per Vincenzo Montella. Per l'aeroplanino quello contro l'altra metà della capitale è un vero e proprio derby, e la precedenza assoluta va al poker del 10 marzo 2002. Il calendario metteva la Lazio in casa, e la Roma vinse per 5-1 con quattro gol dell'allora bomber Vincenzo. A sublimare il tutto il gol del "Pupone" al 72' che completò una cinquina a dir poco storica. Quella giornata fu probabilmente l'apice della carriera giallorossa di Montella, più dello scudetto del 2001 (tra l'altro conquistato non da titolare, visto che Capello preferiva la coppia Batistuta-Del Vecchio) più della supercoppa italiana del 2001 (vinta per 3-0 contro la Fiorentina pre-fallimentare di Mancini). In tutto Montella ha giocato 9 stagioni con la Roma, mettendo insieme 252 presenze e realizzando 103 gol. Di questi ben otto nei derby con la Lazio: detto dello storico poker, c'è la doppietta del 21 novembre 1999 (4-1 il risultato finale), il gol inutile del 25 marzo 2000 (stavolta vince la Lazio per 2-1). In più la rete decisiva nel derby di coppa Italia del 16 aprile 2003. Insomma c'è da stare tranquilli, anche se Vincenzo non gioca più: la Lazio per Vincenzo è il terreno di caccia preferito. Anche da allenatore. All'esordio sulla panchina viola, infatti, il doppio confronto con la Lazio ha visto volare alto l'aeroplanino: 2-0 all'andata (Ljajic e Toni), 2-0 al ritorno (all'Olimpico, gol di Jovetic e Ljajic). Ancora una volta le premesse, e le promesse, ci sono tutte.

NON SOLO VINCENZO - Si sa, da un paio di stagioni la colonia romana ha invaso Firenze e la Fiorentina. Detta così sembrerebbe una iattura, una maledizione dalla quale stare alla larga. Ed all'inizio la diffidenza era palpabile, sopratutto ripensando a quel 6 giugno 1993 quando la Roma di Boskov impattava con l'Udinese (lo ricordiamo, un pareggio "annunciato" e fortemente voluto dalle due squadre) che di fatto retrocesse la Fiorentina della coppia Antognoni-Chiarugi. Poi gli arrivi di Montella, Aquilani, Pizarro, Lupatelli, più Daniele Pradè (e da quest'anno anche la nuova responsabile della comunicazione Elena Turra) ha sdoganato la distanza. Anche, e sopratutto, grazie alla professionalità, ai risultati che questi "signori" ex-giallorossi hanno prodotto. Eh già, perche il "principino" Alberto Aquilani nasce con la Roma, gioca 6 stagioni con la Roma (149 presenze e 15 gol), segna un gol nel derby contro la Lazio del 26 febbraio 2006. E poi David Pizzaro: per il "Pek" 6 stagioni in giallorosso, 209 presenze e 16 gol, ahimè nessuno contro la Lazio. Quale migliore occasione tra poche ore all'Olimpico? Infine Cristiano Lupatelli che con sole 12 presenze in 4 anni romanisti è diventato addirittura campione d'Italia nel 2001. Il massimo risultato col minimo sforzo. Per lui il derby ha un ricordo agro-dolce, poichè significò il suo esordio in serie A (25 marzo 2000) però con una sconfitta per 2-1. Anche per lui, seppur dalla panchina, un motivo in più per spingere i viola al successo. Chiudiamo con il direttore sportivo Pradè: abbiamo fatto i conti, nei suoi 11 anni di dirigenza giallorossa Daniele ha "vissuto" 25 derby, con 14 vittorie, 7 pareggi e solo 4 sconfitte. Davvro un bello score. La stessa Elena Turra ha diretto la comunicazione della Roma per 11 anni (2002-2013), ed anche per lei quello di stasera sarà un derby a tutti gli effetti. Lasciamo a voi altre considerazioni, noi da parte nostra ci crediamo...