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IL PROSSIMO OBIETTIVO? DIEGO ALLO STADIO...

di Stefano Borgi

Riportare Diego Della Valle allo stadio. Per noi un auspicio, una speranza, una fidejussione sul futuro. Per Andrea Della Valle... un obiettivo. Il prossimo. La data giusta? Il 25 settembre, sembra fatta apposta. Quella sera, al "Franchi", scenderà la Juventus di Antonio Conte (perdòn... di Carrera. Conte se la guarderà sotto vuoto dalla tribuna), la Juventus dei nuovi Agnelli, la Juventus di Marotta e del fantomatico stile Juve. Quello che ha fermato Berbatov all'aeroporto di Monaco, quello che è finito ancor prima di cominciare. Ecco, quella sera si potrebbe ricomporre un mosaico perfetto, si potrebbe chiudere definitivamente il periodo più brutto della recente storia viola. Come? Con una bella vittoria sui bianconeri, che vendicherebbe lo 0-5 del marzo scorso ed allo stesso tempo ricucirebbe definitivamente il rapporto con la proprietà. Presidente (Andrea) e "patron" (Diego), tornati finalmente alle cariche che gli competono. Del resto manca solo questo, manca solo il ritorno di Diego, e magari una pacca sulla spalla di Jovetic come fu per Luca Toni. Ricordate lo storico incontro di San Piero a Sieve del 2006? Così anche Jo-Jo si sentirebbe garantito sul suo futuro.

OGNI PEZZO AL SUO POSTO - Facciamo un rapido calcolo: è tornato un allenatore di valore, Vincenzo Montella, che (ADV dixit) "mi ricorda il primo Cesare". Sono tornati i giocatori: Aquilani, Borja Valero, Pizarro, Mati Fernandez, Cuadrado (per citare i più famosi), addirittura è tornato Toni... Per la proprietà transitiva è tornato l'entusiasmo: 4000 persone per un'amichevole contro gli arabi (ci spiace per Zenga ma aveva ragione Luca... gli sembra calcio quello?) 12.000 paganti per la "prima" contro l'Udinese. E poi 13.000 abbonamenti... impensabili, impronosticabili solo un mese e mezzo fa. Sono tornati dirigenti capaci come Pradè e Macia, come lo era Corvino fino a tre anni fa, come (ahimè) non lo era più negli ultimi due. E' tornato, infine, Andrea Della Valle, da molti indicato come il miglior acquisto del mercato viola. Abbandonata la parentesi della camicia sudata, Andrea trasuda comunque voglia, idee, iniziative, per sbalordire ancora. E non dimentichiamoci l'affare Mercafir: siamo vicini, molto vicini, e la presenza in tribuna di Gino Salica contro l'Udinese è più di un segnale. E' quasi una certezza. Lo stadio si farà, la "mini" cittadella anche, e con loro una Fiorentina ancora più grande.

MI MANCHI - Come dicevamo, manca solo Diego. Non sappiamo quanto faccia piacere ad Andrea l'insistenza dei media nel chiedere notizie del fratellone: "e quando viene Diego, e quando torna Diego, e che dice Diego..." Quasi a ritenere indispensabile la sua presenza. Qualcuno, di contro, potrebbe anche dire.. "Diego chi? Quello che considerava la Fiorentina un hobby? Ecco, resti a casa sua, noi abbiamo Andrea". Può darsi, noi la pensiamo un pò diversamente. E lo stesso Andrea ha dichiarato che il ritorno del fratello maggiore allo stadio è il suo prossimo obiettivo. Ci risulta, poi, che contro la Juve in tribuna ci potrebbe essere anche Cesare Prandelli, per un "deja vù" totale e coinvolgente. Come cantava quello? "Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più". Se poi sono in due... tanto meglio.


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