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LA MIGLIOR DIFESA E' L'ATTACCO

di Stefano Borgi

Il dibattito è aperto: qual è il modo migliore per affrontare la Juve? Difendere lo 0-0 (e con esso la qualificazione) oppure cercare di segnare un gol per assicurarsi almeno i supplementari? E ancora... aspettare i bianconeri, farli scoprire per poi colpirli in contropiede, oppure attaccarli, mettergli pressione, cercare di sorprenderli? Poi il discorso si fa addirittura tattico: schierare una difesa a quattro, oppure mettersi a tre dietro, speculari ai bianconeri, e rinfoltire il centrocampo? (3-5-2, per intendersi...) Noi tiriamo fuori due dati, che ci aiutano a capire le difficoltà del Fiorentina-Juventus in questione: i viola, almeno un gol a partita, lo prendono sempre. Così, senza girarci tanto intorno. Lo dice la storia, lo dicono le ultime otto partite, tra campionato e coppa. La Fiorentina ha subìto 10 gol, così ripartiti: 7 in campionato, 3 in Europa League. Attenzione, 10 in otto partite fa una media di poco superiore al solo gol subìto a partita. Vuoi per sfortuna, vuoi per errori arbitrali, vuoi per distrazioni ed amnesie difensive, la Fiorentina un gol a partita lo deve prendere. Per contratto, per definizione. Quel gol che potrebbe rovinare la festa giovedì, quel gol che (come minimo) assicurerebbe i supplementari alla vecchia signora. Cosa se ne evince? Che la Fiorentina, di gol, deve cercare di farne due. La Fiorentina deve attaccare, certo non scoprirsi scriteriatamente, ma non deve aspettare. In pratica deve fare la partita. Anche perchè ci sono altri due dati che devono far riflettere: la Juventus ha il miglior attacco del campionato con 64 reti in 28 partite (a maggior ragione un pericolo per l'incerta difesa viola, la 5° del campionato). La Fiorentina, di contro, ha il 4° attacco del campionato, nonostante la lungodegenza di Gomez, e l'assenza di Pepito Rossi, capocannoniere fino a poche settimane fa. Ora Gomez è rientrato, Matri sta carburando, i viola devono puntare a realizzare almeno due gol. A maggior ragione se consideriamo un altro dato: nella gestione Conte (dal 2011) la Juventus ha disputato 106 partite di campionato, e solo in 9 occasioni la Juve ha subito due (o più) gol. Si, avete capito bene: in ben 97 partite su 106 la squadra di Conte... o non ha subito reti, o (al messimo) ne ha subìta una. Il messaggio è di una difesa granitica, di una fase difensiva senza sbavature, siamo di fronte a difensori arcigni, esperti come Chiellini, Barzagli, Bonucci, ad un portiere-icona come Buffon. E poi arbitri infallibili come... Beh, c'è l'imbarazzo della scelta. Comunque un muro difficile da superare contro il quale l'attacco viola deve dare il meglio di se. Quantomeno la mentalità dei viola deve essere quella di attaccare, di offendere, per tenere gli avanti bianconeri il più possibile lontano dalla porta di Neto. Perchè lo ripetiamo... un gol, di riffa o di raffa, la Fiorentina lo prende sempre. E l'unico modo per passare il turno è farne due.

FORMAZIONE TITOLARE - Del resto un allenatore deve sfruttare le caratteristiche dei suoi giocatori. Montella, per natura, pratica un gioco offensivo, propositivo, a maggior ragione con difensori (non ce ne vogliano) "normali" come quelli a sua disposizione. Ancor di più considerando l'indole palleggiatrice, diremmo con un neologismo... "bailada", del suo centrocampo. Unica eccezione la marcatura su Pirlo, l'ingrato compito tocchera ad uno dei due attaccanti (Ljajic docet), e da lì passeranno le fortune della partita. Quindi bando agli esperimenti, maggior attenzione sulle fasce dove (all'andata) Asamoah e Lichtsteiner (o Isla) fecero terra bruciata, e modulo speculare ai bianconeri. Neto in porta, difesa a tre con Tomovic, Gonzalo e Savic. Centrocampo a cinque con Cuadrado e Pasqual sugli esterni, Aquilani, Pizarro e Borja Valero in mediana. Ilicic a rifinire per...? Il cuore direbbe Gomez, la ragione dice Matri. Col tedesco pronto ad entrare nella ripresa, e riformare la premiata ditta con lo sloveno. Quella che ha schiantato la Juve allo Juventus Stadium, quella che sta regalando un sogno a tutta Firenze. Se poi il sogno si trasformerà in realtà... lo scopriremo solo giocando.