MONTELLA? BRAVO, MA STONATO...
Ho trovato un difetto a Montella. Lo stiamo apprezzando come allenatore, forse meravigliati anche noi delle sue istantanee, visti i risultati, capacità di aggregare un insieme di nuovi calciatori e farli giocare a calcio in modo entusiasmante ma…è stonato!
Ma come, uno nato nella terra della canzone italiana, quella napoletana conosciuta in tutto il mondo, mi canta male? Direte voi, e che c’azzecca, mica deve partecipare al Festival di Sanremo? E’ vero, ma se canta l’inno della Fiorentina (e non Il Pulcino Pio) come ho trovato sul web, vi renderete conto che anche il buon Narciso Parigi si tapperebbe le orecchie.
“O Fiorentina, di ogni squadra ti vogliam regina” è il ritornello intonato e a suo favore va il fatto che afferma di conoscere già da tempo quel pezzo della canzone. Lo scusiamo solo per questa affermazione! E’ chiaro che stiamo scherzando e che ci fa piacere fare queste considerazioni, figlie di un periodo sereno e scanzonato (è proprio il caso di dire!).
Anche se avesse dei difetti, e li avrà sicuramente, il suo modo di lavorare non li fa trapelare. Il suo modo di parlare, rispondere alle interviste è serio e al tempo stesso lascia spazio alle battute e alla simpatia che sono innate nel popolo partenopeo.
E’ sicuramente agevolato dalla bella realtà viola che è riuscito a plasmare, ma altri allenatori, vedi Mihajlovic, credo che non mi sarebbero rimasti simpatici nemmeno se avesse ottenuto ottimi risultati. Pesavo che dopo Prandelli non mi sarei affezionata ad altri mister, ma quell’aria un pò così del nostro aeroplanino, mi attira assai.
Lo vediamo con un atteggiamento serio e compassato davanti alla sua panchina, mai gesti eccessivi e urla sguaiate stile Stramaccioni (ma quanto si deve piacere quell’uomo? Secondo me prova le pose davanti allo specchio prima di scendere in campo!) e poi, se sorride, sembra proprio il giovane uomo che in fondo è accattivante quanto basta per piacere a noi fiorentini.
Montella ha più volte rimarcato quanto la città si fonda nella sua squadra e, da questa verità, prendo l’assist per rimarcare qualche considerazione al signor Marchionne (non si può offendere Firenze, senza offendere tutti i fiorentini). Lui si che ha steccato! La nostra città sarà “una cittadina”, ma di questo ne andiamo fieri, “povera” forse adesso, ma il signor Marchionne si ricordi che è “ricca” di storia, arte, cultura, stile. Visto che l’interesse di tal signore è l’economia, si ricordi che le monete, le banche, le cambiali e gli assegni li abbiamo inventati qui. A quei tempi, nell’amata Svizzera dove risiede, c’erano solo mucche e nebbia! L’unica cosa di cui siamo “poveri” è la pazienza: si vergogni!
La Signora in viola