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PIZARRODIPENDENTE

di Stefano Borgi

"Pizarro? Per noi sarà un valore aggiunto. Però potrà essere anche un limite, perchè succederà che un giorno i compagni non potranno più fare a meno di lui". Così Montella in agosto, chiosando sull'acquisto del Pek. E così, dopo la Jovetic-dipendenza dei primi mesi di campionato, oggi siamo già alla Pizarro-dipendenza. Che dire, Vincenzo ci aveva visto lungo. E del resto, chi meglio di lui conosce le doti di David Pizarro? Si ha un bel dire che tutti sono utili e nessuno è indispensabile, che la Fiorentina sviluppa un gioco che prescinde dal singolo, che tutti attaccano e tutti difendono. E ancora: che la forza della squadra è il possesso palla, il famoso "tiki-taka", che la Fiorentina è un gruppo unito, coeso... Ma quando hai un catalizzatore, un facitore (ma anche recuperatore) di palloni come David Pizarro, diventa difficile (per non dire impossibile) farne a meno. Montella ci aveva avvertito, Montella aveva ragione. E lo si è visto negli otto giorni che vanno dai 4 gol (subìti) contro la Roma, ai 4 gol (realizzati) contro il Siena.

PIZARRODIPENDENZA - Ma andiamo con ordine. La domenica di Pizarro è stata di quelle da ricordare. Intanto era la prima senza la sorella Claudia, scomparsa 10 giorni fa alla "tenera" età di 32 anni. Sono ferite indelebili, scavate nella pelle, che lasciano il segno. Per sempre. Ci ha provato la "Fiesole" a metterci un po' di saliva (ecco il primo caso di Pizarro-dipendenza, il cileno è ormai un idolo dei tifosi), con uno striscione dedicato, un coro personalizzato, applausi e pacche virtuali sulle spalle da far venire i brividi. Ed il Pek i brividi li ha sentiti tutti. Pronti via e dopo un quarto d'ora entra in scena Stevan Jovetic (l'unica volta in tutta la partita). Il montenegrino dopo aver sentito il fischio da rigore di Tagliavento non ci ha pensato due volte ed ha chiamato David dicendogli... "Vai amigo, questo tocca a te. E dedicalo a chi sai tu". Detto fatto, Pizarro calcia (invero non benissimo, ma evidentemente qualcuno dall'alto guidava la sfera) e fa 2-0. Un capannello di amici lo sommerge, qualche lacrima sgorga discreta e le braccia che vanno al cielo. Da notare che Pizarro è il 15° marcatore stagionale viola, 13 in campionato più Seferovic ed Hegazy in coppa Italia. Altro che cooperativa, la Fiorentina è un vero e proprio social network del gol: tutti si danno l'amicizia, tutti partecipano e condividono. Fino all'uscita di Pasqual, col cileno che veste la fascia di capitano e festeggia con la standing ovation al momento della sostituzione. Direi che non manca niente, una domenica perfetta. Ah, dimenticavo la cosa più importante: la Fiorentina con lui in campo è sembrata un'altra squadra. Qualcuno dirà...facile dirlo dopo Roma, troppo brutta quella Fiorentina che peggio non si poteva fare. Non siamo d'accordo. Pizarro era mancato altre due volte, in casa contro il Bologna, in esterna a Torino contro i granata. E già si era vista la differenza. La prova del nove arriva sabato scorso: viola a picco, nessun filtro a centrocampo (ci ripetiamo, Pizarro non è certo un mediano ma marca, recupera, pressa...) impostazione e possesso palla questi sconosciuti. Risultato, Roma-Fiorentina 4-2. E potevano essere molti di più. Aggiungeteci le prove incolori (eufemismo) di Borja Valero, Aquilani, Cuadrado ed il gioco è fatto. Ripensate alle parole di Montella: "Verrà un giorno che i compagni non potranno più fare a meno di Pizarro. E allora dovremo essere bravi noi a sostituirlo".

PERSEGUITATO - Montella non si preoccupi, sarà premura degli arbitri accelerare il processo di sostituzione del cileno. Con l'ammonizione subìta ieri nel derby, Pizarro è andato in doppia cifra: 10 ammonizioni totali per 11 falli commessi in 14 partite. Se non è un record, poco ci manca. Lo dicevamo nello scorso Zibaldone, citando Andreotti a proposito di Viviano: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca". E allora vuoi vedere che dal palazzo hanno capito che senza il "Pek" la Fiorentina soffre, si rimpicciolisce, e come per magia i cartellini gialli fioccano copiosi? Pizarro ha di nuovo accumulato due ammonizioni, con un'altra andra' di nuovo in diffida, e poi arrivera' il terzo turno di squalifica. E le successive scatteranno ogni due ammonizioni, poi ogni una. Di questo passo nel girone di ritorno Pizarro giocherà a domeniche alterne, come le targhe. E dire che di professione fa il regista, uno che i falli li dovrebbe subire e non commettere. Ma tant'è... Chiudiamo con la  Pizarro-dipendenza. C'è davvero? Siamo già a questo punto? Dopo 17 giornate di campionato sembrerebbe di sì. Come sempre però la verità sta nel mezzo, ed il prossimo step sarà  proprio imparare a sopperire alle ineluttabili assenze del Pek. Però, lasciatecelo dire: che grande idea quando Montella chiamò Pizarro e per andare insieme a Firenze gli disse... "Vamos!"  Quel giorno la Fiorentina è diventata grande.

P.S - Mentre terminavo il pezzo, il Bologna espugnava Napoli e la Fiorentina saliva a -1 dal terzo posto, a -2 dal secondo. Sognate gente, sognate...


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