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PRIMA IL TECNICO, POI VIA LIBERA ALLE TRATTATIVE

di Simone Bernabei

Montella, Zola e Di Matteo. Dopo giorni di consultazioni, sembra essersi ridotta a tre la lista dei candidati per la panchina viola, col tecnico attualmente al Catania candidato numero uno in assoluto. Una volta fatta la scelta, passeranno pochi giorni prima che le trattative di mercato possano prendere corpo. La rivoluzione viola sarà pesante e comprenderà tutti i reparti della squadra: Boruc, a fronte di contanti fumanti, lascerà Firenze e potrebbe essere rimpiazzato da Viviano se Neto non dovesse convincere fino in fondo. In difesa, oltre a Natali già partito, sono da considerarsi precari anche Gamberini, De Silvestri e Felipe, col brasiliano che potrebbe anche avere occasioni di rilancio. A centrocampo, inoltre, ci saranno tanti movimenti: Lazzari e Kharja sono in comproprietà e il tempo per non arrivare alle buste scadrà il 22 giugno. Olivera non ha convinto ma il fatto che sia arrivato solo 6 mesi fa e le ultime due buone gare di campionato hanno fatto sorgere almeno alcuni dubbi sulla sua cessione. Vargas, dopo 2-3 sessioni di mercato accostato a squadre di ogni parte del continente, partirà. La sua voglia di vestire la maglia viola è ai minimi storici, e allora a fronte di offerte di 7-8 milioni il peruviano lascerà Firenze. Così come dovrebbe partire Cerci: le qualità tecniche del giocatore sono lampanti, ma il rapporto con la città lo porterà verosimilmente lontano dalla Toscana, forse a Torino. E potrebbe partire anche Ljajic: Pradè ha confessato di avere un debole per il giocatore ma che la decisione, in questo caso, sarà solo e soltanto della proprietà.
Questa la situazione della rosa viola, in attesa ovviamente di capire cosa penseranno i tre su cui la Fiorentina ha intenzione di costruire il proprio futuro: Jovetic, Behrami e Nastasic dovrebbero essere i pilastri della nuova Fiorentina, ma se le motivazioni dovessero essere poche ed i milioni delle big europee tanti, gli scenari potrebbero essere ben diversi.