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ROSSI-JOJO: CHI TORNA PRIMA?

di Sonia Anichini

A momenti sapremo quando rientrerà in campo Giuseppe Rossi e le malelingue dicono che potrebbe essere prima di Stevan Jovetic. Le concomitanze, oltre alla sfortuna, con quanto già occorso al montenegrino sono riscontrabili. Dopo l’infortunio che ha subito sempre col Cagliari (gli porta proprio male!) all’andata, gli venne fatto un referto di 10/15 giorni ma rientrò dopo quasi due mesi a Palermo, penultima gara del girone.
Il tormentone della “soglia del dolore” è stato riproposto più volte, e la fretta per il recupero è sempre stata letale, ma i tempi per rivedere in campo i nostri attaccanti potrebbe realmente coincidere. Ci auguriamo vivamente che Jojo ce la faccia a tornare in fretta sul rettangolo verde, e che non arrivi nessuna complicazione che rasenterebbe il ridicolo, con l’ipotesi fantacalcistica di non rivederlo in maglia viola.
Risuonano nelle orecchie le parole minacciose del suo procuratore “Jovetic? Mai detto che resterà in viola” e la paura di un “cazzeggio conservativo”, a favore di un futuro acquirente,  sono uno spauracchio dietro l’angolo.
Voglio però sperare nella buona fede di Stevan, più che nelle reali motivazioni affettive nei confronti della Fiorentina, perché i soldini per una partenza devono ancora arrivare e quello che ha dato nell’ultimo anno non giustifica i 30 milioni richiesti.
Intanto ci apprestiamo ad affrontare il Milan, forti della partita di San Siro dove, in sua assenza, si fece la partita più bella di questo campionato. Rientra Borja Valero che, prendendo spunto da uno striscione dedicatogli, ValeOro per la Viola e vorremmo con tutto il cuore che risegnasse, non fosse altro che per il piccolo Alvaro che ne canta ancora le gesta in terra rossonera.
Non si può evitare in questi giorni l’argomento Montolivo e tutto il fermento che c’è nei tifosi sull’accoglienza da riservargli. Per me è semplicemente un ex viola e, anche se non ho accettato del tutto che ci abbia fatto perdere dei soldi, non gli serbo rancore se non ha a suo tempo rinnovato il contratto con la Fiorentina. Ma ve la ricordate quella Fiorentina? Non lo immaginava nessuno di noi il cambiamento che abbiamo fortunatamente vissuto, come poteva fidarsi lui? Abbiamo sempre sostenuto che deve vestire la nostra maglia chi si sente fiero di farlo e, se il feeling era finito, ognuno per la sua strada. Abbiamo passato separazioni ben più gravi e un Montolivo in meno ce lo possiamo permettere.
Io opto per l’indifferenza che spesso fa più male dei fischi.

La Signora in viola