SIAMO A BUON PUNTO...
Quando si dice... il dono della sintesi. Prendiamo a prestito una frase di Andrea Della Valle (apparentemente una delle tante, in una delle tante interviste) e ne facciamo una bandiera, un manifesto d'intenti. “Siamo a buon punto” dice babbo Andrea, ed è più di un regalo, più di una promessa. E' lo stato dell'arte della Fiorentina attuale. Una società che programma, che si è resettata per poi ripartire, che conosce alla perfezione i passi da fare. Senza fretta, allo stesso tempo senza indugi. Niente a che vedere con l'improvvisazione dei mesi scorsi, con la frenesia degli ultimi anni, con i proclami che sfociavano nei “calci nel sedere” piuttosto che nei cazzotti da telefono azzurro. Fateci caso, Andrea Della Valle è cambiato, tradisce quella calma che è la virtù dei forti. Sono lontani i giorni dell'isteria mista a rabbia, del rancore che fa rima con livore, quel sentimento di rivincita che lo caratterizzò alla prima giornata di campionato (ricordate? Era il 25 agosto e si giocava Fiorentina-Udinese...) Andrea Della Valle che saltabecca accanto al sindaco Renzi, madido di sudore, con il ghigno di chi vuol sfidare il mondo intero. No, Andrea oggi non è più così. Chi ha avuto la ventura di vederlo ieri sera su Rai 1, alla trasmissione “5 minuti di recupero”, avrà ammirato un Andrea serafico, pacato, quasi disinteressato davanti alle domande dell'intervistatore. Non era arroganza, ancor meno timidezza. Era sicurezza di se stesso, del suo progetto, di una ritrovata armonia col fratello Diego. E ancora di un ritrovato entusiasmo, l'aver capito finalmente quali erano i rami secchi da tagliare e quali le pianticelle da coltivare. “Siamo a buon punto” ha detto, perchè avere fretta? Adesso sappiamo cosa fare, e andremo fino in fondo.
UNA COSA ALLA VOLTA – La foto che correda l'articolo risale al Natale 2005, alla festa degli auguri del settore giovanile. Fino a qualche anno fa quel ritrovo rappresentava un appuntamento irrinunciabile per Andrea ed il fratello Diego. Adesso (ahimè) non è più così. Peccato, era un'occasione per ritrovarsi, per stare insieme, per cementare un rapporto troppo spesso sfilacciato: quello tra proprietà, stampa e città. “Siamo a buon punto” serve anche a questo, rivedere Diego accanto alla Fiorentina e riassaporare lo spessore dei fratelli marchigiani, uniti per Firenze. “Siamo a buon punto...” per il nuovo stadio. Mai come in questo caso la frase shakespeiriana: “La calma è la virtù dei forti” calza a pennello. Il plastico di Fuksas risale al 2008, le promesse di Renzi al 2010, ed intanto la Juventus con il suo “Stadium” vince gli scudetti e scala l'Europa. Stavolta però il sorriso sardonico di Andrea la dice lunga, lo stadio si farà... non ci sono dubbi. “Siamo a buon punto” per tornare in Europa, addirittura in Champions League. Nessun trionfalismo da parte di Andrea (eppure i motivi per farne ci sarebbero...) nessuna ostentazione di potere, solo la consapevolezza di aver fatto le cose al meglio, la soddisfazione per aver riportato la gente allo stadio e costretto i media ostili a parlare di Fiorentina. E non per le “mattane” di Cerci oppure per le pernici di Lazzari e Vargas, bensì per giocare il miglior calcio del campionato, per essere definiti il piccolo Barcellona, per essere terzi in classifica a Natale. E non succedeva dai tempi di Ranieri, e ancor prima di Trapattoni. “Siamo a buon punto” anche per il terzo scudetto. No, non ci date di pazzi, visionari, pallonari... Lo abbiamo detto e scritto dopo Fiorentina-Juventus della 4° giornata, non sarà quest'anno, e forse neppure l'anno prossimo, ma una certezza ci sfiora e ci accarezza: Andrea Della Valle sarà il presidente del terzo scudetto. “Siamo a buon punto” vuol dire tutto e niente, di certo vuol dire essere programmati per... lavorare in prospettiva, avere un obiettivo preciso. Come dice Andrea? Non ci vuole fretta: “Siamo a buon punto”.
BUON NATALE FIORENTINA – Era tempo che non sentivamo questo coro. La “Fiesole” che intona gli auguri, chiama i giocatori sotto la curva, li ringrazia per averle restituito un sogno. E' successo al termine del derby col Siena, pochi giorni dopo sono arrivate le vittorie di Udine in coppa Italia e di Palermo in campionato. E allora anche noi ci uniamo al coro: “Buon Natale Fiorentina”. Sopratutto fai con calma e prenditi tutto il tempo che vuoi. Perchè come dice babbo Andrea... “Siamo a buon punto”.