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TUTTA COLPA DELL'ARBITRO...

di Stefano Borgi

Parlare di arbitri a Firenze è come parlare di corda in casa dell'impiccato. Troppe volte, infatti, la Fiorentina è stata scippata, derubata dalle ex giacchette nere (oggi variopinte), e tutt'ora proseguono le ingiustizie ai danni della squadra viola. In nome di una presunta e fantomatica sudditanza psicologica. Lo riconosciamo: la riflessione sa di ovvio, di già sentito. Lo spunto per rinnovarla, però, ce lo offre Arthur Antunes Coimbra (in arte Zico), che recentemente è tornato sulla vittoria mondiale dell'Italia a Spagna '82. Il "galinho" non c'è andato giù tenero, anzi... Ha detto che quell'Italia-Brasile 3-2 del 5 luglio 1982 ha segnato negativamente il corso del football, facendo prevalere una logica speculativa ai danni di un'idea propositiva e spettacolare. Premesso che personalmente non riesco a dar torto al fuoriclasse brasiliano (parla uno che non ricorda volentieri la Fiorentina sparagnina del Trap) la critica di Zico mi stimola altre riflessioni. E molte di queste hanno come obiettivo finale la figura dell'arbitro, nella fattispecie quell'arbitro... il signor Klein. Più in generale l'influenza negativa che può avere un arbitraggio sbagliato sulla vita di una squadra, di una tifoseria, di un calciatore. Ma andiamo con ordine.

Il signor Klein, arbitro di quel fantastico Italia-Brasile era israeliano. E già quì potremmo disquisire sull'opportunità di designare un arbitro proveniente da un paese calcisticamente sottosviluppato a dirigere una partita chiave di un campionato del mondo. Analizzando poi lo svolgimento vediamo come il signor Klein graziò a più riprese Claudio Gentile, che si aggrappò in tutti i modi alla maglietta di Zico (proprio lui) fino a strappargliela, senza per questo essere espulso. Nel corso dei 90' minuti il signor Klein dette altri segni tangibili della sua inadeguatezza (fischiò un fuorigioco a Graziani lanciato a rete che non c'era...) fino all'annullamento del gol del 4-2 realizzato da Giancarlo Antognoni. Ed ecco l'aggancio con la Fiorentina. In un colpo solo il signor Klein buttò giù tutti i birilli, fece strike grazie alla sua scempiaggine, alla sua incompetenza, alla sua deficienza professionale. In una frase, fece vedere quali danni, quali disgrazie può provocare una decisione sbagliata da parte di un signore che, solo per protagonismo (o forse, davvero, per pura ignoranza) condiziona una delle partite più importanti della storia.

Le elenchiamo velocemente: 1) Il gol di Antognoni fu annullato ad una manciata di minuti dalla fine. Sarebbe stato il 4-2 definitivo, si rimase invece sul 3-2... quantomai provvisorio. In quel lasso di tempo il Brasile operò un forcing disperato, Zoff salvò miracolosamente sulla linea su colpo di testa di Oscar, ma sopratutto le coronarie di tutti gli italiani furono messe a dura, durissima prova. E tutto perchè il signor Klein aveva visto un fuorigioco inesistente sul gol di Antognoni. 2) La carriera dello stesso Antognoni fu rovinata dal signor Klein. Più volte Giancarlo ha dichiarato: "Rimpianti per non aver giocato la finale contro la Germania? Tanti, tantissimi. Ma fu anche colpa mia. Volevo a tutti i costi segnare un gol, tre giorni prima mi era stato annullato un gol valido contro il Brasile e contro la Polonia andai su quel pallone anche se ero in ritardo. E mi feci male. Volevo far gol, tutto qui". E così Antognoni saltò la finalissima. E così il nome di Antognoni non risulta scritto nel tabellino della finale mondiale. E così Antognoni non figura nelle foto dell'Italia campione del mondo. Addirittura qualcuno si è provato a dire (Dio perdona loro...) che Antognoni non è campione del mondo come tutti gli altri. E questo sempre per colpa di un arbitro. 3) A distanza di 30 anni, poi, l'errore del signor Klein continua a fare danni. Oggi è il turno di Zico, che riagita una ferita ancora aperta, per lui e per tutto il Brasile. Però pensateci bene: se la partita fosse finita 4-2 (come era giusto che finisse) secondo voi Zico avrebbe rinfocolato la polemica? Avrebbe rivendicato l'ingiustizia di un risultato bugiardo? Difficile diciamo noi, forse impossibile. Non dopo un 4-2, non dopo due gol di scarto. E invece quel 3-2, lottato ed incerto fino alla fine, presuntamente derubato, illegittimamente scippato, ha autorizzato il talento brasiliano a gettare fango sul calcio italiano. Ha scatenato la reazione di media, tifosi, addetti ai lavori, provocando un vero e proprio incidente diplomatico. A distanza di 30 anni... E pensate, tutto per colpa di un arbitro.


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Gli highlights di Italia-Brasile 3-2 del 5 luglio 1982