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TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA

di Stefano Borgi

Questione di coincidenze. Fortuite, casuali, che convergono nella sfida dell'Olimpico dell'8 dicembre. Questione di feeling, cantavano... No, feeling ce n'è sempre stato poco, da quel 6 giugno 1993 quando la Roma di Carnevale "regalò" il pareggio all'Udinese e sancì la retrocessione in serie B della Fiorentina. Questione di eventi, di occasioni, appuntamenti che s'inseguono e si rincorrono. A cominciare da domenica scorsa quando la Roma di Rudy Garcia impatta con l'Atalanta e perde due punti potenziali. A quel punto la classifica recita: Roma 34, Fiorentina 24. Capita, poi, che la stessa Fiorentina batta il Verona per 4-3 ed accorci sensibilmente. A quel punto la classifica si aggiorna: Roma 34, Fiorentina 27. Meno sette... obiettivamente tutta un'altra storia. Capita ancora che, durante il pomeriggio, si palesi Gabriel Omar Batistuta: 9 anni alla Fiorentina, 152 gol in campionato (record assoluto per la storia viola), 1 coppa Italia, 1 supercoppa. Poi un anno alla Roma, subito lo scudetto, anche se in pochi lo ricordano. Almeno dalle parti di Firenze. Più vivo il ricordo nella sede di viale Mazzini (a Roma), dove confezionano un video unilaterale che (lesa maestà) viene proiettato nel salone de' Cinquecento in Palazzo Vecchio. Ovviamente non può mancare il gol di Bati alla "sua" Fiorentina, quella di Terim, datato 26 novembre 2000. Ma tant'è, il pudore non abita più qui. Comunque, altro incrocio, altra strada che porta a Roma. Ma torniamo alla classifica. Abbiamo detto sette punti tra Roma e Fiorentina: Roma seconda, Fiorentina quarta, Roma che tra quattro giorni ospita la Fiorentina. La stessa Fiorentina che vincendo può salire a soli quattro punti, con lo scontro diretto che stramba a suo favore. Altro che incrocio, questa è una rotonda, un quadrivio, viale dei Colli che incontra i Fori Imperiali. Più semplicemente è Roma-Fiorentina per la 15° giornata, un'occasione da non perdere. E non finisce qui: 8 dicembre 2012, Roma-Fiorentina finisce 4-2, Viviano che firma la sua condanna. Si gioca in notturna, mattatore è Francesco Totti, coadiuvato dall'ex Osvaldo. A proposito di coincidenze: la data è la stessa, l'8 dicembre, festa dell'Immacolata che (ogni tanto) dovrà guardare pure in casa viola. Poi solo differenze: dalla notturna al "lunch match" delle 12.30. Totti non ci sarà, Osvaldo neppure, Viviano (bontà sua) è oramai lontano anni luce. Forse rientra Mario Gomez, miracolato dall'incontro con Batistuta. Fino all'ultimo incrocio: Neto, il vituperato Neto, il reietto Neto ha l'occasione di riabilitarsi dopo la nefasta prova contro il Verona. Proprio l'8 dicembre, con la Madonna che lo osserva e lo benedice. Anche questa è una strada che porta a Roma. La speranza che Neto possa vedere il Papa, perchè chi va a Roma senza vedere il Papa...