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Fiorentina, un pari che sa di sconfitta: soliti limiti con le "piccole" e occasione persa

Fiorentina, un pari che sa di sconfitta: soliti limiti con le "piccole" e occasione persaFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
domenica 13 aprile 2025, 20:00Copertina
di Luciana Magistrato

C'è pareggio e pareggio. E se a San Siro portare a casa un punto nonostante la doppia rimonta del Milan, per la Fiorentina è stato comunque un buon risultato che ha permesso di lasciare dietro una diretta avversaria (anche negli scontri diretti), per il pari in casa con il Parma in piena lotta salvezza non può dirsi altrettanto. Perché evidenzia ancora una volta le difficoltà ed i limiti contro squadre di media bassa classifica. Basti pensare che la Fiorentina ha ottenuto due soli punti in altrettante gare proprio con il Parma non è il massimo, come il solo preso al Monza grida vendetta. Ma soprattutto, al di là del valore dell'avversaria, sono due punti persi per la classifica che autorizzava sogni di gloria ed invece si grida all'ennesima occasione persa.

Attenuanti, trama prevedibile e giornate no dei singoli
L'attenuante certo può essere nell'aver giocato giovedì sera in Slovenia e nel turbinio di emozioni che qualche giocatore ha dovuto affrontare ma le motivazioni della squadra in generale contro le così dette piccole stentano a vedersi, come una trama di gioco veloce ed efficace per affermare la propria superiorità. Detto degli straordinari fatti da qualche singolo, altri più riposati non hanno giocato con la solita qualità risolutiva che in altre occasioni hanno invece dato. Da Fagioli che ha mostrato solo sprazzi di gioco e qualità nel palleggio a Gudmundsson che non ha saputo trovare la posizione in cui altre volte era stato deleterio per le difese avversarie, passando per Kean che, con pochi palloni giocabili, ha fallito un paio di ottime occasioni, come non è da lui, o Parisi che non è riuscito a spingere. Fino a chi è entrato e non ha saputo sfruttare la sua freschezza e apportare idee per impensierire il Parma.

Poche note positive, poche per migliorare la stagione
Una nota di merito invece per Richardson che negli spezzoni a Celje e oggi al Franchi è entrato sempre bene (oggi anche in gol poi annullato), per un Dodo sempre in grande spolvero e per la difesa che grazie anche al solito De Gea ha tenuto bene una squadra capace sette giorni fa di fare due gol all'Inter. Troppo poco però per la Fiorentina se vuole dare una svolta in positivo alla sua stagione, fare uno step e migliorare i risultati dello scorso anno, come ribadito dal presidente Commisso in questa settimana. Risultati e classifica che, partita di giovedì in Conference a parte, passano anche dalle prossime due partite con altre "piccole" come Cagliari a Pasquetta ed Empoli tra 15 giorni. Servirà insomma dare di più.