LAZZARI A FV: "SUL GOL HO RIVISTO IL VERO GALLO. NZOLA CHE VOGLIA"

04.05.2024 15:00 di  Samuele Fontanelli   vedi letture
LAZZARI A FV: "SUL GOL HO RIVISTO IL VERO GALLO. NZOLA CHE VOGLIA"
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Nella piovosa serata del Franchi la Fiorentina è riuscita, nei minuti di recupero, a battere il Club Brugge nell'andata della semifinale di Conference League. Per analizzare il match giocatosi giovedì sera sotto la torre di Maratona FirenzeViola.it ha intervistato in esclusiva Andrea Lazzari. L'ex centrocampista gigliato ha vestito la maglia viola nella stagione 2011-2012, collezionando 36 presenze e due reti, e nell'annata 2014-2015. Proprio nella sua ultima esperienza a Firenze Lazzari è sceso in campo, il 14 maggio 2015, nella gara di ritorno dell'ultima semifinale europea giocata dalla Fiorentina, prima dell'introduzione della Conference League, contro il Siviglia. 

Giovedì sera la Fiorentina è riuscita a vincere 3-2 contro il Club Brugge anche se, considerando che per oltre mezz'ora i belgi hanno giocato in dieci, il risultato forse poteva essere più ampio. Magari senza qualche errore in fase difensiva e con un pizzico di cinismo in più. Cosa ne pensa della prestazione degli uomini di Italiano?
"Sicuramente la Fiorentina ha fatto un'altra grande prestazione. Non era facile vincere contro il Club Brugge. I viola hanno messo in campo come al solito le idee di Italiano e secondo me sono stati anche un pizzico sfortunati nel rimpallo su Biraghi in occasione del rigore. La palla è carambolata sulla mano di Biraghi che non ha potuto far nulla per togliere il braccio. È stata proprio una questione di attimi. Forse ci voleva un pizzico di attenzione in più quando c'è stata l'espulsione di Onyedika. Quando succedono queste cose ci vuole un pizzico di attenzione in più e non pensare magari di aver già vinto la partita perché l'altra squadra gioca in dieci. Però dopo il gol del pareggio la Fiorentina è tornata ad attaccare con grande impeto ed è riuscita a segnare il 3-2 con Nzola che, da quello che si leggeva sui giornali, era ai margini del gruppo. Giovedì invece è entrato con voglia. Ho visto proprio la voglia di far gol perché prima ha colpito il palo e poi è andato sulla ribattuta facendo esplodere il Franchi. Sicuramente un'ottima partita in cui la Fiorentina meritava qualcosa di più e non i due gol presi".

Tra quattro giorni, mercoledì 8 maggio alle 18:45, la Fiorentina sarà impegnata nella sfida di ritorno in Belgio. Che partita dovranno fare i ragazzi di Italiano per mantenere il gol di vantaggio e staccare il biglietto per la Finale di Atene?
"Dovrà fare una partita di grandissima attenzione. Parte con un minimo di vantaggio anche se come abbiamo visto in Coppa Italia non conta nulla, soprattutto quando vai a giocare in Europa contro squadre che atleticamente sono più avanti rispetto al nostro campionato. Però penso che la Fiorentina se gioca come ha sempre giocato fino ad ora senza snaturarsi ha grandissime possibilità di staccare il biglietto per la finale".

A proposito di Atene, nell'altra semifinale l'Olympiakos ha battuto al Villa Park 4-2 l'Aston Villa, considerata la super favorita della competizione. Nel caso in cui i viola riuscissero ad arrivare in finale chi preferirebbe incontrare? I britannici, che ricordiamo sono quarti in classifica in Premier League, oppure i greci che hanno stupito tutti giovedì sera e giocheranno "in casa" visto che la finale sarà ad Atene anche se non nel loro stadio?
"Quando arrivi in fondo ad una competizione come questa incontrare una squadra o un'altra non credo che faccia molta differenza. Ho visto qualche spezzone della partita tra Olympiakos e Aston Villa in cui i britannici dopo aver trovato il pareggio, hanno preso altri due gol. Intanto è giusto secondo me pensare alla gara di ritorno e prepararla bene. Dopo si faranno tutte le valutazioni del caso, ma quando il turno sarà passato".

Prima dell'introduzione della Conference League, l'ultima semifinale europea della Fiorentina fu contro il Siviglia nel 2015. Facendo un salto nel passato, lei con la maglia viola giocò la gara di ritorno al Franchi. Che ricordi ha di quella doppia sfida che vide i viola sconfitti 3-0 in Spagna e 2-0 a Firenze? C'è qualcosa in particolare che la colpì di quel Siviglia, poi vincitore della competizione, che era allenato da Unai Emery oggi allenatore dell'Aston Villa?
"Ricordo anche l'andata, in particolare lo stadio del Siviglia. Un grandissimo stadio con un grande tifo. In quell'occasione ero in tribuna con Gilardino, se non ricordo male, a tifare per la Fiorentina. Al ritorno invece avevo giocato però ecco mi aveva colpito la velocità, tipica di tutte le squadre spagnole, con cui muovevano la palla e la tecnica con cui dominavano questa velocità di palla".

Andando sui singoli non possiamo non parlare delle due punte Nzola e Belotti. Quanto possono essere importanti per loro a livello personale questi gol? Belotti aveva bisogno di sbloccarsi dopo che a Firenze aveva segnato solo una rete, ormai quasi tre mesi fa, e Nzola necessitava di fiducia dopo un periodo complicato e poche partite giocate. 
"Sicuramente per un attaccante il gol è benzina per andare avanti. Nel gol di Belotti ho rivisto proprio i movimenti del Gallo, quel movimento che ha lui da attaccante di riuscire a girarsi. Ho visto che Belotti non facendo magari tanti gol, come invece era sempre stato abituato, lavora molto per la squadra e si sacrifica. Credo che ad un allenatore faccia piacere avere un attaccante di questo tipo. Riguardo al gol, come ho detto prima per un attaccante è benzina perché i centravanti vivono per il gol. Anche per Nzola credo che sia stata una bellissima iniezione di fiducia dopo un periodo in cui aveva giocato poco. Riuscire ad entrare, segnare e far vincere la Fiorentina al Franchi, soprattutto sentire l'esultanza dello stadio che ha urlato il suo nome, credo che faccia avere molta fiducia al giocatore e magari potrà portare anche a qualche altro gol in questo finale di stagione".

Infine una domanda sul prossimo allenatore della Fiorentina visto il quasi certo addio di Italiano a fine stagione. Lei ha giocato a Firenze sia con Gilardino, nella prima metà della stagione 2011-2012, che con Aquilani nell'annata 2014-2015. Chi vedrebbe meglio sulla panchina viola, considerando anche che l'ex numero 11 viola sembra destinato a rimanere al Genoa? Secondo lei chi potrebbe essere il nome giusto, anche al di là dei suoi due ex compagni di squadra, per guidare la formazione viola?
"È difficile dire chi possa essere l'allenatore migliore per la Fiorentina. La società viola è fatta di ottimi dirigenti per cui valuteranno molto bene il profilo che si adatta di più ai giocatori in rosa. Sia Alberto che Gila stanno svolgendo secondo me un ottimo lavoro quindi sinceramente non saprei. Io forse vedo più vicino Aquilani visto che è legato da una vicinanza maggiore a qualche dirigente viola. Credo che la Fiorentina farà le sue valutazioni a fine campionato".

Italiano invece dove lo vedrebbe bene? Magari a Napoli o a Torino visto che sono le due piazze a cui viene più spesso accostato?
"Sicuramente Napoli è una piazza importante che vuole tornare a lottare per lo scudetto il prossimo anno. Italiano potrebbe essere un profilo sul quale puntare. Lo vedrei bene anche a Torino che è una piazza molto calda. Secondo me potrebbe calarsi molto bene nella mentalità di entrambe le città e di entrambi i club".