MAGGIO FIORENTINO: IN UN MESE SI DECIDE TUTTO, ANCHE DIRIGENZA E ALLENATORE FUTURO

30.04.2024 10:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
MAGGIO FIORENTINO: IN UN MESE SI DECIDE TUTTO, ANCHE DIRIGENZA E ALLENATORE FUTURO
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Parte domani, con la vigilia di una gara che pesa quanto un blocco di marmo, il maggio della Fiorentina. Trentuno giorni in cui verranno tracciati i contorni di una stagione logorante che, iniziata a ferragosto, arriverà a sfiorare il tetto delle sessanta gare. Se fossimo al Giro d'Italia, Biraghi e i suoi vedrebbero adesso in lontananza il triangolo dell'ultimo chilometro. Davanti ai viola però ancora diversi gran premi della montagna da scalare. Si parte dal Club Brugge, in una doppia sfida che si consumerà tra giovedì 2 e mercoledì 8 (ritorno in terra belga). L'ultimo ostacolo prima dell'appuntamento cerchiato in rosso sui calendari di tutti. 

ATENE - Italiano e i suoi sperano che l'ultima salita di stagione li porti alle pendici del Monte Olimpo: il 29 maggio infatti c'è la finale di Conference ad Atene, un appuntamento a cui nessuno vuole rinunciare. In mezzo almeno altre quattro gare di Serie A, in un campionato in cui la Fiorentina avrà comunque il dovere di difendere l'ottavo posto che vorrebbe dire ancora una volta Conference. Ma è chiaro che tutto passerà da queste (si spera tre) sfide internazionali in programma a maggio. Dal Brugge e dall'eventuale finale di Atene transitano anche i destini di tanti attori protagonisti del ciclo viola: per primo Vincenzo Italiano, ormai ai saluti. Lasciare con un trofeo gli permetterebbe però di entrare per sempre nella storia del club gigliato e di allungare il curriculum e (di conseguenza) anche di ambire a qualche panchina più prestigiosa rispetto a quella del Torino, dato in forte pressing sul tecnico viola. Ma anche le decisioni su chi sarà il dirigente ad affiancare Pradé sul mercato saranno posticipate fino a giugno: perché prima di programmare le mosse estive si dovrà capire se sarà una stagione europea anche la prossima. Stesso discorso valido per l'allenatore, Aquilani o altri che siano. Un trofeo cambierebbe tutto: magari anche le ambizioni di Rocco Commisso, di ritorno in queste ore a Firenze per stare vicino alla squadra nello snodo forse più cruciale del suo quinquennio di presidenza. In caso di trionfo in Conference e di conseguente qualificazione in Europa League anche lui entrerebbe a caratteri cubitali nel librone di storia viola. E da lì si potrebbe sognare, magari anche con un nome più pesante per la panchina rispetto a quelli di Aquilani, Palladino e Gilardino.

GIUGNO - Ma come detto, è tutto rimandato. Fino a fine maggio, quantomeno, anche se potrebbe essere tutto posticipato agli inizi di giugno. Perché l'Odissea della Fiorentina potrebbe prolungarsi a causa del famigerato recupero della partita con l'Atalanta. Una partita rimandata un mese e mezzo fa per l'improvvisa scomparsa del Dg Joe Barone e, ad oggi, impossibile da riprogrammare entro la fine della stagione sportiva. L'unico slot potrebbe liberarsi in caso di contemporanea elminazione di Atalanta (impegnata in semifinale di Europa League contro l'Olympique Marsiglia) e Fiorentina dalle competizioni Uefa. Per questo, la speranza di Gasperini e Italiano è quella di non rivedersi prima di giugno. Quando finalmente, in casa viola, tutto sarà più chiaro.