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Mandragora, il momento d'oro, quello splendido gol all'Atalanta e i grandi elogi di Gasperini

Mandragora, il momento d'oro, quello splendido gol all'Atalanta e i grandi elogi di GasperiniFirenzeViola.it
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venerdì 28 marzo 2025, 00:00Copertina
di Lorenzo Marucci

Dici Rolando Mandragora, guardi i numeri e ti accorgi che ormai è diventato un punto fisso della squadra. Uno di quelli su cui ormai puoi contare per esperienza, rendimento e anche senso d'appartenenza (è alla terza stagione in viola). Qualcuno ora magari si stupisce, ma dieci anni fa - quando era diciassettenne - in tanti ne sottolineavano già l'intelligenza tattica e la duttilità. Anche con l'Atalanta con ogni probabilità sarà titolare a centrocampo, pronto a dare sostanza e equilibrio alla squadra. Ma senza disdegnare la possibilità di trovare un altro gol. Sì perchè se è vero che nel corso di questa stagione Mandragora sembra provarci di più (e anche con successo vedi le reti con Panathinaikos e Juventus) al tempo stesso è sempre nella mente il gol che l'anno scorso ha realizzato in Coppa Italia, nella semifinale d'andata a Firenze proprio contro i bergamaschi. Un gol che forse è possibile definire tra i suoi belli. Una botta terrificante dalla distanza che non diede scampo ad un portiere come Carnesecchi che peraltro quel giorno fu anche protagonista di grandi interventi.

Il feeling con il gol - Ecco, la speranza è che Mandragora si ricordi anche di quel gol. Peraltro, numeri alla mano, Rolando va a caccia anche di un piccolo grande record. Se segna un altro gol arriva a quota sei reti stagionali migliorando il suo attuale primato fissato a cinque. C'è poi un altro particolare non secondario da sottolineare: Mandragora domenica incrocerà di nuovo Gasperini, colui che lo ha fatto esordire in serie A da titolare il 29 ottobre 2014 in un Genoa-Juventus, dovendo affrontare a tutto campo Pogba.

Gli elogi di Gasperini - “È molto giovane - disse di lui Gasp all'epoca -  lo stiamo dosando, ma alla base c’è una grande considerazione del giocatore. Il suo esordio lo ha vissuto con serenità, ha giocato senza timore. In realtà avevo pochi dubbi, ha grande personalità. Sentiremo parlare di lui, all'età di 17 anni ha già una maturità impressionante”. Parole non certo banali soprattutto da parte di un tecnico che già a quell'epoca non regalava nulla ai suoi calciatori. Parlando però ancora di statistiche, a conferma di quanto Mandragora sia diventato centrale per Palladino, in campionato dal diciannove gennaio l'ex udinese è sempre stato impiegato da titolare, ad eccezione della sfida con il Napoli che ha dovuto saltare a causa della squalifica. Ora è il momento di un ulteriore scatto in avanti per lui e per la Fiorentina. Per continuare a sognare l'Europa e magari dal punto vista personale per ricandidarsi per la Nazionale con cui ha esordito il primo giugno 2018 contro la Francia.