JORGENSEN, Questa Danimarca non mi convince

01.07.2018 14:22 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
JORGENSEN, Questa Danimarca non mi convince
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Vent'anni fa l'ultima e unica volta in cui la Danimarca accedeva ai quarti di finale. Oggi gli scandinavi ci riprovano anche se sulla carta, contro la Croazia, non sono troppe le possibilità. Ai microfoni di Tuttomercatoweb Martin Jørgensen dice la sua sul cammino danese in questa edizione dei Mondiali:

Jørgensen, obiettivo minimo raggiunto. Ma è soddisfatto di questa Danimarca?
"Non tanto, devo essere sincero. Sotto il profilo del gioco non abbiamo convinto e il fatto di superare il turno era una cosa che tutti ci aspettavamo. Speriamo che la squadra ora giochi meglio. Deve farlo, perché con questa Croazia sarà altrimenti molto dura".

Queste prime partite hanno comunque evidenziato una buona organizzazione di gioco
"Sì e non è un caso che non perdiamo da 18 partite. La squadra è solida, però se Eriksen non tira fuori qualcosa dal cilindro è dura e non vedo nessun altro che lo possa fare. Senza Eriksen diventiamo una squadra normale, ben organizzata sì ma non è sufficiente per andare avanti".

Eriksen quindi imprescindibile per la Danimarca?
"Secondo me sì. È molto difficile fare bene senza di lui. Eriksen ha puù qualità di altri, senza di lui siamo una squadra tosta da affrontare ma che al tempo stesso fatica a fare gol".

Delaney è un giocatore che è stato recentemente acquistato per 22 milioni dal Borussia Dortmund. Vale la cifra investita?
"Secondo me sì. È un buon giocatore, un ragazzo per bene che lavora duro ed è molto bravo negli inserimenti e nel colpo di testa. In più ha la mentalità di un vincente".

Quante possibilità ha questa squadra di vincere contro la Croazia?
"Uso la ragione e non il cuore: dico 25%. Ho visto giocare la Croazia finora ed è una squadra molto forte con più giocatori di qualità. Ma so che agli ottavi di finale può succedere di tutto: ricordo vent'anni fa che nessuno ci dava chances contro la Nigeria. Anche lì venivamo da tre partite senza brillare e ci trovavamo di fronte una squadra che fino a quel momento aveva convinto. Eppure abbiamo vinto 4-1. Certo, la Danimarca del '98 magari aveva più qualità".