MONTELLA VUOLE CONTINUARE L'AVVENTURA VIOLA. PERDERLO SAREBBE UN ERRORE. MA OGGI DELLA VALLE DECIDERÀ SE TENERLO O NO DOPO AVER PARLATO CON ROGG E PRADÈ. LO STRAPPO PUÒ ESSERE RICUCITO: SERVE BUON SENSO
Un lunedi di passione per la Fiorentina, un lunedi di attesa per i tifosi viola, vittime di un caso che proprio non meritavano. Ancora oggi pare incredibile che la Fiorentina, dopo una stagione positiva e comunque ricca di buone soddisfazioni, sia stata capace di infilarsi in un simile tunnel. Ci sara' materiale a sufficienza per una riflessione pacata e algida sui motivi di una situazione come questa. Gli allenatori sono importanti, i calciatori ancora di piu', ma una societa' con le idee chiare resta decisiva.
Montella partira' solo oggi per le vacanze e ha dato reperibilita', come e' giusto che fosse, alla propria societa'. Nessuna isola deserta, sprovvista di copertura telefonica.
Ieri e' stata una giornata in cui il direttore generale Rogg e il diesse Prade' hanno lavorato pe ricucire lo strappo. Spiegando a Montella cosa aveva infastidito la proprietà e cosa fosse necessario sul piano tecnico per continuare. E' stata cassata intelligentemente la strada dei comunicati, quella e' stata la scintilla degli equivoci, aprendo invece la via del dialogo diretto.
Le parole ascoltate hanno un sapore diverso da quelle scritte e poi lette a seconda di come uno voglia interpretarle.
Montella ha ribadito la piena volonta di andare avanti con la Fiorentina. E il tema della clausola dovra' essere affrontato con calma, perche' l'urgenza e' lavorare ad un progetto condiviso per una Fiorentina piu forte e non un foglio di carta.
Rogg e Prade' porteranno al presidente Andrea Della Valle il risultato del loro lavoro. Se il patron lo riterra' valido alzera' il pollice, altrimenti lo abbassera' e licenziera' Montella. Impossibile fare pronistici, ma di sicuro si puo' parlare di buon senso. Andrea Della Valle e Montella ne hanno in abbondanza e se vogliono possono usarlo. L'errore piu grande, infatti, su entrambi i fronti sarebbe sostituire il cevello con la pancia. E' sicuro che dopo questa storia i rapporti tra allenatore e proprieta' non siano piu idilliaci, ma in fin dei conti in ballo c'e' solo l'interesse della Fiorentina: se l'alternativa migliore a Montella resta proprio Montella, si puo' andare avanti anche senza lanciarsi i biglietti dei baci Perugina. Un club non e' una onlus e nemmeno il giardino degli innamorati. Determinante e' solo la medesima ferocia nel conquistare obiettivi.
Mandare via Montella e' possibile, la societa' decide come vuole, ma potrebbe rivelarsi anche un errore dopo il buon lavoro di questi tre anni. Ricominciare tutto da capo potrebbe non essere una scelta vincente. Sul piano economico, poi, sarebbe un bagno di sangue: non sarebbe meglio usare quei soldi per comprare un grande centrocampista? Uno da Fiorentina?
Essenziale, invece, uscire da equivici e malintesi, comunicando al meglio le reali intenzioni.
Prima di pensare a Sousa o Ventura, si puo' ricucire.
Per il bene della Fiorentina, non dei personalismi.
Mario Tenerani