PELLISSIER A FV, C'è una gara da vendicare. Viola temibili

Esclusiva di FirenzeViola.it
20.01.2017 13:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PELLISSIER A FV, C'è una gara da vendicare. Viola temibili
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Domani alle 18 scenderanno in campo Chievo Verona e Fiorentina per la 21a giornata di Serie A. Ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione "Garrisca Al Vento", programma a cura della redazione di FirenzeViola.it, è intervenuto in esclusiva l'attaccante gialloblù Sergio Pellissier per commentare i temi riguardanti il match del "Bentegodi" e non solo.

Pellissier, la partita con la Fiorentina si avvicina. Che gara si aspetta e cosa teme dei viola?
“I viola stanno bene mentalmente e fisicamente, hanno battuto la Juve con una prova straordinaria e credo che verranno qua per continuare la loro striscia positiva. La Fiorentina è difficile da affrontare sempre, figuriamoci quando sta particolarmente bene. Noi abbiamo una partita da vendicare, vogliamo quindi tornare a far punti”.

Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 sono arrivate delle sconfitte contro Roma, Atalanta ed Inter, ma il Chievo ha sempre dimostrato di esserci…
“Diciamo che abbiamo affrontato tre grandi squadre: una è la rivelazione del momento, ed è l'unica gara che ci siam giocati male, ma con le altre ce le siamo giocata quasi alla pari. Se si gioca con la mentalità e la voglia giusta possiamo fare la nostra bella figura, altrimenti vangono fuori figuracce, come con l’Atalanta”.

L’obiettivo di domani è quello di riscattarsi dalla gara d’andata contro la Fiorentina, magari vincendo?
“Si cerca sempre di vincere con tutti. È ovviamente più facile vincere con quelle meno forti, ma quest’anno si son visti risultati strani e anche le piccole hanno fatto bene contro le grandi, quindi anche noi possiamo fare la nostra bella figura. Giocando con la mentalità giusta per portare a casa punti non ha importanza anche se viene sconfitti, ma se non si affronta l'avversario nel modo giusto magari si rosica un po' di più”.

Qual è l’obiettivo del Chievo?
“Noi pensiamo sempre alla salvezza finché non sarà la matematica a dircelo. È un campionato strano: penso non sia mai capitato di staccare di 15 punti la terzultima, noi dobbiamo avere la mentalità e la determinazione di far più punti. Poi a fine anno si tirano le somme, ma se si inizia già a mollare con la testa si rischia di fare brutte figure. Soprattutto per squadre come la nostra, che lavorano molto con la testa”.

Al momento sono 103 i gol segnati da Pellissier in Serie A: dunque, ora che l’obiettivo 100 reti è stato superato, qual è il suo segreto e quali i nuovi propositi?
“Il segreto è avere obiettivi, perché ti impegni e lavori al massimo per raggiungerli: gioco per divertimento ma anche per lasciare sempre un segno per essere ricordato. Mi auguro di riuscire a raggiungere ancora qualche mio obiettivo che per ora voglio tenere per me. È bello sognare”.

Passiamo al mercato. I cinesi sono entrati “a gamba tesa” in Europa: cosa ne pensa e cosa avrebbe fatto, se le fosse giunta un’offerta da 10-15 mln di euro a stagione?
“Sarebbe stato davvero difficile dire di no, ma a me è capitato di rinunciare a tanti soldi e a campionati importanti, anche perché la nostra carriera dura poco. Per questo non puoi rifiutare. Ma alcuni giocatori pagati profutamatemente non hanno reso tutto l'investimento. Indubbiamente certe offerte rovinano un po’ il mercato, perché portano via giocatori anche di qualità”.

Questa è la sua quindicesima stagione al Chievo. Tornasse indietro, si legherebbe ancora a vita ai Clivensi?
“Credo molto nelle persone, nel rispetto e nella fiducia. Qua hanno creduto in me quando nessuno lo avrebbe fatto: mi hanno dato tanto. Sono un abitudinario e rimanere nella stessa società mi è sempre piaciuto, perché ho certezze e magari se me ne fossi andato non avrei avuto questa carriera. Non sarei mai andato a contrasto col presidente, anche perché lui non mi avrebbe mai voluto dare via, le nostre scelte sono sempre state comuni: lo ringrazio, è doveroso: ha creduto in me e mi ha fatto crescere”.

Tornando ai viola, cosa pensa della squadra?
“La Fiorentina ha giocatori di qualità. In Coppa Italia ce la siam giocata alla pari e non meritavamo di perdere, ma hanno dimostrato di poter battere anche squadre di prima fascia come la Juventus. Credo che quella contro i bianconeri sia stata la vera Fiorentina, è una squadra da temere”.

Chi toglierebbe ai gigliati?
“A Firenze non sono sempre gli stessi a fare la differenza, quindi non c’è solo un giocatore. Credo sia proprio l’insieme da temere: hanno una bella difesa, fanno un buon possesso e ti fanno correre. Sousa li fa giocare bene”.

La preoccupa la difesa della Fiorentina?
“E’ difficile fare gol al reparto arretrato viola, ma noi abbiamo avuto diverse occasioni in Coppa Italia e le abbiamo sprecate. Bisogna essere bravi a far gol e concentrati per non prenderne”.

Bernardeschi e Chiesa potranno dare tanto anche in chiave nazionale?
“I giocatori devono dimostrare di valere qualcosa. Loro due in particolare lo stanno facendo, ma devono continuare così. Per la nazionale ancora devono crescere, ma sono sicuramente un patrimonio importante per il calcio italiano che ultimamente non sta andando bene come un tempo”.

Ventura può essere l’uomo giusto per rilanciare la nazionale?
“Ventura può insegnare tanto ai giovani, ma è pur sempre un ct quindi non ha molto tempo per lavorarare con i giocatori, quindi non è facile. Indubbiamente però può dare tanto”.

La Fiorentina in questa seconda parte di stagione potrà rilanciarsi e lottare per l’Europa?
“Deve essere più concreta perché se si vuole lottare a grandi livelli bisogna essere continui, come l’Inter adesso”.