PRIZIO A FV, Mondo semplice e schietto con la stampa

29.03.2018 15:50 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Luciana Magistrato
PRIZIO A FV, Mondo semplice e schietto con la stampa

La morte di Emiliano Mondonico ha colpito non solo dirigenti e giocatori che lo hanno conosciuto ma anche molti giornalisti che hanno vissuto la sua Fiorentina. Tra questi Stefano Prizio che seguiva quotidianamente le vicende viola. Ecco per Firenzeviola.it un suo ricordo: "Il calcio di Mondonico era di sicuro più a misura d'uomo, semplice e umano. Allora anche con la proprietà c'era un bel clima. Conservo ancora una foto del ritiro a Vigo dove lui si presentò col salame di sua produzione e il suo vinello, un prosecchino molto buono, che offrì a tutti noi giornalisti in ritiro appunto. Con lui si parlava tranquillamente di tutto e non c'era tatticismo, sembrava un tifoso normale ed infatti lo era vista la sua fede viola, aveva tanto desiderato diventare l'allenatore della Fiorentina".

Un tecnico però che ragionava anche da tifoso dunque: "Si, essendo un tifoso spesso si comportava come tale e non tratteneva quello che aveva da dire, cosa che gli procurò anche problemi con la proprietà. Quando la Fiorentina comprò Portillo, ad esempio Mondonico disse "con i ragazzini non si va da nessuna parte" ed era una frase pesante, che non piacque alla società ma lui non ebbe paura di dire la sua. Aveva comunque un rapporto molto franco e diretto con i Della Valle, aveva gli attributi. Poi conservo l'immagine di Mondonico talmente carico che durante lo spareggio Riganò dovette quasi scuoterlo per farlo riprendere perché da tifoso era molto turbato. E tutte le volte che l'ho chiamato per il mio lavoro non ho mai avuto un "No" da lui e quando sono stato male lui è stato uno dei pochi, con Prandelli e Corvino, a farsi sentire. Mi chiamò per farmi gli augurii tanto che anche mia madre che ricorda bene che persona fosse è rimasta molto turbata".