VIVARINI A FV: "NON È VERO CHE ITALIANO NON DIFENDE. TERRACCIANO? CHE CRESCITA!"

29.03.2022 16:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
VIVARINI A FV: "NON È VERO CHE ITALIANO NON DIFENDE. TERRACCIANO? CHE CRESCITA!"
FirenzeViola.it
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

“La Fiorentina è una delle squadre di Serie A che seguo di più e con più gusto": a dirlo in esclusiva a FirenzeViola.it è Vincenzo Vivarini, allenatore dell'Empoli nella prima parte della stagione 2017-18 e attualmente tecnico del Catanzaro. "I viola hanno un allenatore all’avanguardia e con idee giuste che, tra l’altro, rispecchiano le mie: aggressività, gioco propositivo, motivazione".

Magari la debolezza di Vincenzo Italiano sta nella fase difensiva un po’ carente?
“Non è così, la fa cercando di dominare il gioco e di non far esprimere la squadra avversaria. Chiaramente facendolo in zone alte si espone anche a rischi, che però sono motivati visto che la Fiorentina sta portando a casa i risultati attraverso anche la valorizzazione dei giocatori stessi”.

Si aspettava l’ottava posizione attuale in classifica o pensava a qualcosa di meglio?
“Credo che quest’anno sia già tanto se la squadra riesce a mantenere il trend di alto livello che ha riportato sinora. Spero si dia continuità al pensiero di Italiano, che sono certo potrà arrivare ancora più in alto, anche se non quest’anno”.

Proiettandoci alla partita di domenica, i viola cosa devono temere dell'Empoli?
“L’Empoli è da esempio a tutte le altre piccole realtà d’Italia, perché ogni anno riesce a proporre una squadra competitiva. Ha dalla sua un organizzazione, possesso palla e un campionato al di sopra delle proprie possibilità. Oltre a non vivere di individualità bensì di costruzione del gioco”.

Ad Empoli allenò Terracciano, che ora è il portiere titolare. Quanto lo ha meritato?
“Di Pietro si vedevano già le potenzialità ai miei tempi, malgrado fosse ancora un po’ ruvido. Ma quest’anno ha fatto dei grandi miglioramenti. Sono molto contento per lui, è un ragazzo davvero bravo e dalle alte potenzialità: gli auguro di arrivare molto in alto”.