COMMISSO, FIRENZE È UNICA. SCUDETTO? DATECI TEMPO. STADIO PRONTO IN TRE ANNI

09.09.2019 18:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
COMMISSO, FIRENZE È UNICA. SCUDETTO? DATECI TEMPO. STADIO PRONTO IN TRE ANNI
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© foto di Giacomo Morini

Rocco Commisso, patron della Fiorentina, ha parlato così in un'intervista ai microfoni di Sky Sport della sua nuova squadra: 

Sull'investimento fatto: "Sono molto contento del grande investimento che ho fatto: per adesso va tutto bene e ringrazio la gente di Firenze. Mi piace la Serie A, mi sento italiano. C'è competizione e meritocrazia. Nel 2010 ero vicino alla Roma, feci una prima offerta per la Fiorentina nel 2016 e poi presi i NY Cosmos. Nel 2018 a New York ho incontrato una persona che lavorava per i Della Valle, da lì poi ci siamo rivisti e ho comprato la società. La Fiorentina è amore, non affari. Ho dei grandi valori che mi ha trasmesso la mia famiglia, mi hanno insegnato a lavorare fino alla fine. Nella mia storia c'è fortuna, ma dico che in America si può coltivare sogni, ci sono opportunità. Qui possiamo importare il marketing dagli USA, ci servono stadio, centro sportivo e ci stiamo lavorando. Niente contro gli ultras, anche se il pallone è di tutti, anche donne e bambini. Basta razzismo, voglio più bambini che anziani allo stadio".

Sulla Nazionale: "Sono nato in Italia, ero juventino ma ora sono della Fiorentina. La Nazionale però è più forte di tutte, mi ha regalato le più grandi emozioni".

Su Fiorentina-Juventus: "Mamma mia... Ce la giochiamo, spero! Abbiamo bisogno di tempo perché è una squadra composta da tanti nuovi ragazzi".

Su Chiesa-Juventus: "Le bandiere si tengono, non possiamo crescere i gioielli e venderli quando sono buoni. Sono venuto qui per guardare, imparare e vincere. E senza campioni non possiamo farlo. Vorrei tenere Chiesa a lungo, ma pensiamo mese dopo mese".

Sulle aspettative dal campionato: "Quello che mi aspetto preferisco non dirlo (ride, ndr). Se facciamo quello che è stato l'anno precedente è un fallimento, dove ambisco ad arrivare non lo dico".

Sulle possibilità di vincere un altro scudetto: "Speriamo di vederlo mentre sono in vita. L'ho detto e lo dirò ancora, dateci tempo e ci proveremo. Per avere giocatori importanti bisogna avere incassi quindi il progetto è a lungo termine, ma vediamo quello che succede".

Su quale sia la società modello: "La Juventus è un modello per tutti noi. Quando sei o sette anni fa i bianconeri valevano molto meno di quanto valgono adesso. Sono arrivati a questo punto grazie allo stadio, al brand internazionale, hanno ricavi importantissimi. Il divario tra noi e loro nei ricavi è alto, dobbiamo incrementare gli incassi grazie ai risultati. La squadra va vista come un business in questo senso e le infrastrutture, lo stadio, il centro sportivo possono sicuramente aiutare".

Quando sarebbe soddisfatto di avere il nuovo stadio: "Io sarei soddisfatto di vederlo entro tre anni se si può fare. Lo so che un'idea in Italia specialmente è un tabù. Wembley era il vero monumento del calcio storico del mondo ed è stato tagliato, così come altri stadi importanti, in Italia c'è questa storia dei monumenti ed è difficile e quindi il Franchi non si può demolire".

Sul Fair Play Finanziario: "Io credo che è sia un limite sia un vantaggio. Non è buono se miliardari si comprano il calcio, ma non è bello quando una società fallisce. Molte squadre in Italia nel Sud sono andate come Napoli, Bologna, Torino, Milan e Lazio hanno avuto qualche problema. Gente come me avrebbe diritto con certi limiti ad avere libertà per uno o due anni e poi dopo lasciarmi andare...".

Sulla città: "Firenze merita una bella squadra perché è unica, non è come Milano o Roma. Voglio ringraziare i tifosi della Fiorentina per la straordinaria fiducia che mi stanno dando. Sono orgoglioso di essere il presidente della Fiorentina".

Sul tema del razzismo: "Io non accetto nessuna forma di razzismo nella mia vita, nella mia azienda, parlerò forte su questo argomento. Nessuna persona deve essere discriminata, io da giovane in America lo sono stato, ma alla fine mi sono applicato e ce l'ho fatta. Voglio lo stesso per la mia Fiorentina".

Sulla giornata al Bronx con i viola: "Un'emozione bellissima. Mi hanno detto che è stata la prima squadra italiana che è approdata in un luogo degli itali-americani. Faceva solamente troppo caldo, ma ora sono ok".

Sull'Italia come paese: "È bello, ma non è un sistema aperto. La politica non è proprio come la vedo io, qui se non ti va bene un sindaco o presidente te lo tieni lo stesso per tutta la vita. Io ho 4.500-4.600 persone che vogliono cercare lavoro nella mia azienda, voi avete un bellissimo paese, forse vi piace mangiare troppo invece che lavorare (ride, ndr). In America si lavora di più. Fuori dall'hotel ho visto una Ferrari per esempio, io giro sempre con la mia macchina e senza scorta per andare a lavoro, non ne ho bisogno. Anche nel Sud bisogna che si migliori per poter lavorare al meglio".

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