DAINELLI, Ora c'è una guida in cui la società crede

09.09.2021 18:16 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Toscana
DAINELLI, Ora c'è una guida in cui la società crede
© foto di Federico De Luca

L'ex viola Dario Dainelli è tornato a parlare di Fiorentina: “Il calcio è stato tutta la mia vita, una passione diventata un lavoro, così come spero accada con la produzione del vino ora. Due anni fa sono stato contentissimo di tornare alla Fiorentina, avevo appena smesso di giocare quando Commisso ha preso la società e Pradè mi ha chiamato. Ero entusiasta e non ci ho pensato due volte. Non sono stati anni facili, per i risultati, e le vicissitudine extra calcio come il Covid non hanno certo aiutato. Quest'estate ho parlato con Pradè e Barone perché c’erano delle cose che non mi entusiasmavano forse perché non era la mia strada. Loro mi hanno proposto di continuare nel settore giovanile della Fiorentina. Ho valutato ed ho pensato che fosse il momento di staccare dopo 20 anni  senza pause e di seguire un paio di corsi. Ho fatto quello per direttore sportivo, dando l'esame a luglio, e ora inizio quello Uefa da allenatore e poi vedrò cosa fare". 

Cosa pensa di Italiano? "Sono rimasto in buonissimi rapporti con i viola, mi sento spesso con chi lavora nella Fiorentina e con Daniele. Già l’anno scorso avevo seguito Italiano, avevo fatto dei report, ci ho anche giocato insieme. Mi piace molto il calcio che propone. Ha buone possibilità di fare bene a Firenze, penso positivo in proposito. Bisogna che la società gli dia fiducia e ci sia entusiasmo. Se verrà appoggiato farà sicuramente bene”.

Un giudizio sul mercato viola: “Quello che è cambiato è la funzionalità dei giocatori, ora c’è una guida tecnica in cui tutti credono e che viene assecondata sul mercato. Sono arrivati giocatori funzionali allo schema di gioco dell’allenatore. Sono stati bravi ad ascoltare le richieste dell’allenatore anche se si può migliorare sempre ma ci sono degli step”.

Se credeva che Vlahovic e Milenkovic restassero: “Speravo che rimanessero, ma non ne ero sicurissimo perché c'erano richieste importanti e in quei casi non c’è mai la certezza. Sapevo della loro volontà dei ragazzi di rimanere a meno di offerte clamorose. Sono contento che siano rimasti. Sono veramente molto forti nel loro ruolo. Milenkovic ha una fisicità prorompente, ha carattere ed è un giovane di qualità e prospettiva, che può ancora migliorare. Vlahovic col fatto che ha segnato 21 gol è sotto gli occhi di tutti ma si è visto da subito che ha tutte le caratteristiche per diventare un grande campione, è concentrato sugli obiettivi e si vuole migliorare quotidianamente”.

Il suo giudizio su Commisso: “E’ un presidente passionale in un ambiente passionale e quindi è umorale, si offende ma poi è innamorato. Insomma il suo essere altalenante è dovuto alla sua forte sensibilità e passionalità ed è come la piazza fiorentina”.