DE BIASI, De Paul trovi un altro club per affermarsi

26.02.2021 14:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno Toscana
DE BIASI, De Paul trovi un altro club per affermarsi
FirenzeViola.it
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Intervenuto sui temi riguardanti la prossima sfida tra Udinese e Fiorentina, Gianni De Biasi, ex tecnico dell'Udinese, ora CT dell'Azerbaigian, ha parlato così: “Udinese mio rimpianto? Perché io sono di Conegliano ed era vicino a casa mia. È stato il posto in cui mi sono trovato peggio. Lì avevo poca autonomia e molti problemi gestionali dei giocatori, che avevano bisogno di essere guidati. Non ebbi l’appoggio della società e molti giocatori mi remarono contro, è la cosa più bastarda che possa accadere a un allenatore.  Sono arrivato a dicembre e me ne sono andato a febbraio. Prandelli? Cesare a Firenze ha trovato più di una semplice casa. La Fiorentina è una buona squadra, con una rosa adeguata per fare un campionato di medio-alta classifica. L’Udinese? A parte la proprietà, non c’è nessun altro rispetto a dieci anni fa, è rimasto solo Pereyra. Ha vissuto momenti molto buoni sia con Zaccheroni, sia con Spalletti. Nulla arriva per caso. Penso che Gotti abbia un’ottima squadra per fare bene. Udine è una piazza tranquilla, con poche contestazioni.

È come una fabbrica in cui attacchi alle 9.00 per poi staccare la sera. De Paul? A 26 anni per forza di cose deve trovare un’altra collocazione per manifestare le proprie qualità. Dipende dalla sua personalità come uomo, non come calciatore. In campo il gioco passa attraverso di lui. Stadio? Tutte le grandi realtà hanno uno stadio di proprietà dove la gente si gode lo spettacolo da vicino. Quello di Firenze credo che debba essere rammodernato, il problema è che ci sono sempre mille vincoli di varia natura. Si guardi lo stadio di Tirana, progettato da Casamonti. Non vedo perché non si possa fare qualcosa dal momento che la Fiorentina è un patrimonio di Firenze. Due bei giocatori per Firenze? C’è un giocatore del ’98 che gioca nella mia squadra, ma il suo nome non lo dico neanche sotto tortura (ride, ndr)”.