De Rossi: "Il mio futuro? Tra poco non sarò più libero. Il viola è dell'Ostiamare, non c'entra con me"

(ANSA) - ROMA, 25 MAR - "Perché in Italia mancano i campioni? Abbiamo vinto un Europeo pochi anni fa. Sono ragazzi contemporanei che hanno dato vita a un'esperienza incredibile. Forse le altre squadre hanno dei campioni come Mbappé o Foden, mentre la nostra natura ci ha portato a diventare più bravi in difesa, magari tra qualche anno torneranno i Totti e Del Piero. Per sviluppare i ragazzi come noi mancano ore di calcio a settimana per strada". Lo ha detto Daniele De Rossi, proprietario dell'Ostiamare, intervenendo nella conferenza stampa per fare il punto sui lavori di riqualificazione del centro sportivo Anco Marzio di Ostia.
"Se guardiamo Argentina e Brasile la sensazione è che loro continuino a giocare tanto per strada", ha aggiunto l'ex 'Capitan Futuro'. Parlando della Roma, De Rossi ha confermato di "aver sentito Ranieri solo la prima volta che è tornato", sottolineando come ci sia "grande stima e affetto", ma di "non averlo ricontattato dopo". Sui modelli di presidenza a cui si ispira ha citato i Sensi "con i quali ho avuto un grande rapporto" e anche i Friedkin ("anche con loro sono stato bene").
Parlando dello stadio dell'Ostiamare ha poi specificato come "non è possibile oggi fare date" per dire quando sarà pronto. E sul tema è intervenuto anche l'assessore comunale, Alessandro Onorato: "La tribuna abusiva è stata abbattuta, come il padel. Tra pochi giorni verranno eliminati gli spogliatoi abusivi e sono già arrivati quelli temporanei. Possiamo dire che in meno di 6 settimane De Rossi e il suo gruppo hanno fatto più di quanto fatto negli ultimi 15 anni". (ANSA).
L'occasione però è servita a De Rossi anche per parlare del suo futuro, partendo dalla domanda-battuta sull'occuparsi il prossimo anno anche di un''altra società dilettantistica: "Spero di non essere libero, anzi secondo me fra poco non sarò più libero… Devo declinare, anche se poi magari mi cacciano presto e tornerò a disposizione sul mercato (ride, ndr)".
Sul suo futuro risponde: "Sarò altrove, se non sarà così resterò qua con molta presenza. Io però delego sempre perché loro ci saranno sicuramente e saranno i miei occhi. Non prendiamoci in giro, il mio lavoro è un altro, la mia passione gigante è quella di allenare e un tecnico non ha tempo per pensare a due squadre. Ora è stato il momento migliore per tirare su questa bella storia, in futuro so che non sarò in grado di farlo perché il lavoro di allenatore non lascia tempo per pensare a due squadre".
I colori dell'OstiaMare sono un indizio sulla sua squadra futura (sono il viola e il bianco, con riferimento alle voci sulla Fiorentina, ndr)?
"Qui si parla solo di OstiaMare, sono gli stessi da 100 anni e non c'entra assolutamente nulla con me, non si possono cambiare in base al mio futuro o al mio passato".
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