FABBRI, Maccarone via? Dipende dal Palermo

09.12.2010 07:55 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: TMW
FABBRI, Maccarone via? Dipende dal Palermo
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A Tuttomercatoweb parla Paolo Fabbri, agente tra gli altri dell'attaccante del Palermo, Massimo Maccarone. Fabbri si pronuncia sul campionato di serie A e B ma anche sul suo assistito che in Sicilia ad oggi non è riuscito ad imporsi con la maglia rosanero.

Fabbri, partiamo del campionato di serie A: qual è la sua valutazione ad oggi?
"Il Milan è molto forte e vedo un'Inter in crisi, quindi ritengo la Juventus la prima antagonista dei rossoneri. D'accordo che il Milan ha Ibrahimovic e Robinho ma permane il fatto che la squadra non sia verdissima. Dall'Inter mi aspettavo di più. Gli addetti ai lavori vicini a Mourinho dicono che il portoghese spreme i suoi giocatori e poi chi gli succede si ritrova con le macerie. Ho avuto modo di conoscere Benitez in Inghilterra, è un ottimo tecnico e un'ottima persona, ma bisogna vedere se i giocatori hanno birra nelle gambe, oppure no. Poi la stampa non aiuta perché alla prima occasione spara delle bordate e questo non fa bene all'ambiente. L'allenatore è bravo, ma il calcio non è aritmetica. Succede, come sta accadendo all'Inter, di andare a corrente alternata".

L'Inter paga l'inattività estiva in sede di calciomercato?
"No, direi di no. L'organico è di massimo livello. Quando vedi giocatori come Pandev che considero un fuoriclasse assoluto non giocare partite sui suoi livelli non è una questione di calciomercato, evidentemente qualcosa non gira. A me, ripeto, dicono che il fatto che la squadra non giri sia dovuto all'ottima stagione dell'anno scorso".

Ritiene quindi il Milan favorito per lo scudetto?
"Ci sarà da divertirsi. La strada è lunga. Se la Juventus gioca come ha giocato contro il Catania allora potrà dire la sua fino alla fine".

In serie B - e ormai se ne parla da tempo - la sorpresa è il Novara. Se l'aspettava?
"Qui posso parlare a ragion veduta, è una situazione che conosco molto bene. La serie B è una maratona. La classifica è corta. Però il Novara mi ha sorpreso, ho visto di persona la prima di campionato, mi è sembrata una buona squadra ma non avrei immaginato che avessero fatto così bene. Tra l'altro adesso hanno degli infortuni, ma non si sono fermati. La struttura poi, Novarello, fa impallidire Milan, Inter e Juventus. Il Villaggio Azzurro offre delle possibilità di allenarsi in tutte le salse. Per poter far bene la società ha messo a disposizione veramente tutto. La squadra è buona, l'allenatore è intelligente e sa gestire il gruppo e comunque partono da una posizione invidiabile perché se non dovessero arrivare primi a fine stagione farebbero comunque un miracolo. Al contrario dell'Atalanta che sta facendo fatica".

Infatti a Bergamo un giorno si e l'altro pure Colantuono viene considerato a rischio esonero.
"A Bergamo il pubblico pretende molto, anche perché il presidente ha investito tanto mantenendo tanti giocatori da serie A, tra cui Tiribocchi. Hanno mantenuto ingaggi che per la B sono pesanti e quindi pesante è la speranza o forse qualcosa in più, di vincere il campionato. Facendo i conti con il Siena. Invece si sono ritrovati a non essere neppure secondi e a non fare i conti solo con il Siena ma anche con il Novara".

A Palermo il suo assistito, Maccarone, delude. Che succede?
"Per me Massimo è un campione. Lo dico svestendo i panni dell'agente. Quando ha giocato ha sempre fatto bene e quando ha giocato nel suo ruolo ancora meglio. Gioca poco, decentrato, si sbatte e dà tutto per la causa della società. Però le scelte sono scelte, quindi sta lì e aspetta il suo momento".

Da lui però tutti si aspettavano qualcosa in più.
"Mi aspettavo che giocasse di più, non è un demerito del giocatore, sono scelte dell'allenatore. Però la classifica sta dando ragione al mister. Non nel non far giocare Massimo, attenzione. Ma squadra che vince non si cambia. Che poi io possa condividere o meno questa scelta è un altro discorso. Comunque quando ha giocato ha fatto bene. Quattro gol tra coppa e campionato, senza fare la prima punta, in rapporto ai minuti giocati, è un buon bottino".

Per gennaio è ipotizzabile un addio al Palermo?
"Non lo so. Sono situazioni nelle quali non voglio entrare. La palla ce l'ha il Palermo che fin quando è contento di Massimo siamo contenti anche noi".

Sicuramente avrà sentito il giocatore: come vive questo momento?
"Ci sentiamo tutti i giorni. Massimo non è il tipo che parla di queste cose, ma pedala e lavora. Chi lo conosce bene però sa che preferirebbe giocare di più".