BRAVO CHIESA MA IL SUO È UNO STRANO E TARDIVO RISVEGLIO

30.07.2020 00:19 di  Sonia Anichini   vedi letture
BRAVO CHIESA MA IL SUO È UNO STRANO E TARDIVO RISVEGLIO

Non so cosa dicesse Iachini nelle precedenti partite quando si rivolgeva a Chiesa, ma ieri sera contro il Bologna lo ha tartassato con la minaccia di sostituirlo in continuazione. È stato un simpatico siparietto che i telecronisti ci hanno riferito passo passo, ci hanno raccontato come l’allenatore richiamasse Federico a muoversi e a prendere posizione rimarcando il tutto con la volontà di richiamarlo fuori dal campo. Se questa tattica funziona, anche se ormai è troppo tardi, usiamola nel futuro perché il passato recente di Chiesa non è stato certo entusiasmante e questo risveglio in extremis lascia un po’ di amaro in bocca.

Lo lascia perché ancora non mi è ben chiaro quale sia il destino del numero 25 e quale sia la sua effettiva voglia di continuare a giocare in maglia viola e mi viene un cattivo e maligno pensiero: non è che gli hanno promesso che lo vendono e ha voluto chiudere in bellezza? Fino a pochi giorni fa ha tenuto un atteggiamento per niente empatico, il famoso ditino al naso non me lo sono scordata come non mi scordo le partite senza arte né parte da lui giocate e questo risveglio, prolifico ci mancherebbe altro, mi pare strano quanto ormai inutile. Resta pertanto l’amaro in bocca per non averlo visto mai in continuazione con questo spirito, con questa smania di procurarsi gol, con questa spensieratezza. Nell’ultima partita al Franchi è arrivato in doppia cifra segnando 10 gol e portandosi a casa il pallone per la tripletta messa a segno, abbracciando Iachini, che non lo aveva comunque sostituito, e andando a scherzare con Ribery dopo il 4-0. Tutto molto bello, quasi da libro Cuore.

Spero che molto presto si venga a sapere se Chiesa rimarrà a Firenze e, insieme a lui, chi sarà l’allenatore della nuova Fiorentina. Iachini il suo lo ha fatto, il minimo sindacale di salvarsi per tempo, e con questa squadra sinceramente non si poteva chiedere molto di più. Forse senza l’infortunio di FR7 qualche punto in più si poteva avere, forse se Federichino nostro si ricordava prima che era bravino qualche punto in più si poteva avere, se la pandemia non si fosse messa in mezzo, chissà, ma i punti che in questo momento ci separano dalla zona europea sono ben 17 e questo la dice lunga sul cammino che ha fatto la nostra squadra.

Mi auguro che la società non abbia bisogno di queste ultime insignificanti partite per le valutazioni di merito della rosa, perché si paventerebbe un bel ripulisti, ma abbia già iniziato a muoversi per la definizione di un gruppo che possa fare passi avanti in classifica e nella soddisfazione dei tifosi. Non hanno ancora fatto parola circa la guida tecnica e questo farebbe pensare ad un cambio, ma c’è anche la corrente di pensiero che vedrebbe una riconferma del Mister. Chi vivrà vedrà, ma qualche preoccupazione si avverte.

Intanto abbiamo raggiunto la decima posizione in classifica, non una gran cosa ma fino a qualche settimana fa insperata, e cerchiamo di chiudere in bellezza a Ferrara per salutare questo anomalo campionato. La cosa triste è stata quella di non essere stati sugli spalti per tutto questo tempo, e chissà quando ci torneremo, di non aver salutato i nostri compagni di stadio e la squadra. È tutto surreale da mesi, ormai, ma l’amore per i nostri colori spero che sia arrivato comunque a tutti i viola anche dai nostri divani!

La Signora in viola